Funzionari Polizia: il ddl è un duro colpo alla sicurezza
«Ci sarà la certezza di farla franca per tanti reati»
ROMA - «Il ddl intercettazioni è un duro colpo per la sicurezza, infatti, mentre l'indice di delittuosità risulta costantemente oltre i 4 mila crimini ogni 100 mila abitanti nell'ultimo decennio, al Senato ci si ostina a proporre un sistema che riduce severamente la possibilità di intercettare». E' quanto si legge in una nota dell'associazione funzionari di polizia.
LA NOTA - «Si insiste, poi, a prevedere che le microspie vadano messe nei luoghi ove vi è fondato motivo di ritenere che si stia commettendo un reato e non si vuol capire che se l'investigatore ha questa convinzione deve intervenire per arrestare gli autori del crimine nella flagranza di reato - continua la nota -. Le cimici servono per sentire conversazioni attinenti ad un crimine non per ascoltare i rumori e le parole mentre si commette un reato. In Italia oggi c'e l'incertezza della pena domani ci sarà la certezza di farla franca per tanti reati. Vanno bene le modifiche apportate per la ricerca dei latitanti ma il sistema resta debole per individuare il colpevole del crimine».
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