Intercettazioni, Cascini: resta il nodo dei reati gravi
Intervista al Corriere del segretario dell'ANM: «Sarà più difficile trovare la mafia»
ROMA - «C'è qualche miglioramento, ma rimangono forti limitazioni al diritto di cronaca. E sarà più difficile trovare gli autori di reati gravi». E' quanto afferma, in una intervista al Corriere della Sera, il segretario dell'Anm Giuseppe Cascini che rimane critico sul provvedimento perchè «resta confermato un impianto che riduce drasticamente la possibilità di fare intercettazioni telefoniche e ambientali».
Secondo Cascini «sarà più difficile trovare la mafia» perchè, spiega, «le indagini sui reati normalmente compiuti dai mafiosi, usura, estorsioni, riciclaggio, corruzione, incendi, minacce, persino gli omicidi non direttamente riconducibili alla mafia, non potranno essere investigate con la stessa incisività di prima». Cascini aggiunge infine un altro elemento di criticità della nuova legge: «La competenza collegiale per i provvedimenti in materia di intercettazione, compresa la criminalità organizzata, metterà in ginocchio i tribunali italiani».
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