Il Governo riscrive ddl Alfano
No ai domiciliari «automatici». Deciderà il giudice di sorveglianza
ROMA - Il ddl svuota-carceri, duramente criticato dalla Lega e dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, cambia volto: il governo praticamente lo riscrive in toto presentando tre emendamenti in commissione Giustizia alla Camera che cancellano l'automatismo per cui ai detenuti a cui resta un anno di pena è concesso di scontarla a domicilio. Se potranno uscire dal carcere lo deciderà il magistrato di sorveglianza valutando anche «l'idoneità» del domicilio. Stralciato invece l'articolo che prevedeva la sospensione della detenzione con la messa alla prova presso i servizi sociali. Lo stralcio è stato votato quasi all'unanimità dalla Commissione: contro si è espressa solo la deputata radicale eletta nel Pd Rita Bernardini, in sciopero della fame proprio per protesta contro il sovraffollamento delle carceri.
La Commissione tornerà a riunirsi domani quando alle 10 scadrà il termine per i subemendamenti agli emendamenti presentati dal governo.
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