Bertolaso si difende: accuse frutto di equivoci
Il capo della Protezione civile: «Speravo in un'archiviazione. Non ho mai mentito»
ROMA - Sperava in un'archiviazione dell'inchiesta sul lavori al G8 della Maddalena dove è indagato per corruzione: Guido Bertolaso lo ha detto in conferenza stampa a Roma. Ma nell'attesa di un'indagine che si annuncia lunga, pur ribadendo la sua fiducia nella professionalità dei giudici di Perugia, il capo della protezione civile sceglie di fare il suo processo-verità davanti a giornalisti e tv. Mostra carte, fotografie, testi di legge, fatture e scontrini dei suoi massaggi al Salaria Sport Village e legge anche con una certa qual enfasi persino intercettazioni «note ma mai pubblicate».
«Ho dimostrato - ha detto a conferenza finita - che tutte le accuse siano frutto di equivoci o mancati controlli dei documenti che ho presentato oggi», ma anche di «intercettazioni strumentalizzate», soprattutto quelle relative ai presunti favori sessuali ricevute da Francesca o Monica al Salaria sport Village. «Non è accaduto assolutamente nulla al Salario Sport village», mai ricevuto presunte prestazioni sessuali 'mascherate', solo massaggi per alleviare i dolori alla schiena .
ANEMONE - Ricostruendo poi rapporti con Diego Anemone, l'imprenditore in carcere per l'inchiesta sul G8, Bertolaso ha chiarito «sono stati sempre trasparenti e onesti. Non ci sono ragioni di ricattabilità», anzi non solo «non ho mai avuto dei soldi da Anemone, io ho dato dei soldi ad Anemone per alcuni lavori fatti a casa mia nel 2006, in tempi non sospetti», un assegno da 20 mila euro per tapparelle e armadi. La moglie di Bertolaso invece lavorò si per Anemome, sempre «in tempi non sospetti», nel 2006.
MADDALENA - Poi Bertolaso ha minuziosamente ricostruito la vicenda degli appalti alla Maddalena per il G8 poi trasferito all'Aquila: preventivo 300 milioni, poi i costi di Anemone lievitano a 600m ilioni, inizia il lavoro insieme all'ingegnere Calvi, nuovo soggetto attuatore per rivedere i costi, si arriva a 380 milioni, e alla fine «i costi dei lavori arriveranno a 410-415 milioni tutto compreso». Non solo, «nessuna delle imprese coinvolte» nell'inchiesta ha avuto appalti dopo il terremoto dell'Aquila. «L'imprenditore Anemone è venuto a trovarmi ma non ha avuto niente».