2 maggio 2024
Aggiornato 18:00
Elezioni regionali

Rossi: basta «fighetti» nel PD, in Toscana vince la fatica

Il neo Governatore: «Dibattito post voto a Roma è intollerabile, non vi comprendiamo»

FIRENZE - Troppi fighetti nel Pd secondo il neopresidente della regione Toscana, Enrico Rossi, da dieci anni assessore alla salute nella giunta Martini. «Di fighetti non abbiamo nessun bisogno - dice in un'intervista a Repubblica - ci servono invece politici che si mettano a lavorare ventre a terra, che vadano dentro le fabbriche, che si facciano vedere nei mercati, che parlino con la gente e accettino anche di essere contestati. Basta con i dibattiti da salotto».

Rossi contesta l'analisi che spesso viene fatta della sua regione come un luogo in cui il centrosinistra vince facilmente perchè l'elettorato è «statico». «Mica sono beoti i toscani - spiega - è gente esigente, che sa scegliere» perciò Rossi si dice «contrariato» e invita il partito a «venire a studiare il nostro modello di governo invece di oscurarci, siamo un esempio positivo. Altro che popolo bue. Se ci rivotano è perchè qui ci siamo dati da fare».

Il presidente della regione Toscana critica il partito romano che ad ogni elezione innesca sempre il meccanismo «intollerabile» della «resa dei conti». E la cosa stupefacente è che finora non hanno ascoltato nè coinvolto nessuno degli eletti. Dalla Toscana mandiamo un avviso ai naviganti: non vi comprendiamo, chiaro?». Rossi ritiene che «il fighettismo è una tendenza che rischia di pervadere» il Pd, «il fighettino concepisce la politica come posizionamento personale, ha l'ossessione della presenza nei talk show televisivi, mira al carrierismo rapido che non ha niente a che fare con un impegno verificato sul territorio».