28 agosto 2025
Aggiornato 11:00
Elezioni regionali

28-29 marzo test politico, quasi tutta l'Italia al voto

Urne aperte in 13 Regioni, 4 Province e 463 Comuni

ROMA - E' un test politico nazionale quello che si terrà durante il finesettimana. Il 28 e 29 marzo si vota infatti in 13 regioni per rinnovare i consigli regionali ed eleggere i nuovi 'governatori'; ma saranno chiamati alle urne anche i cittadini di 4 province (Imperia, Viterbo, L'Aquila, Caserta) e di 463 Comuni, 9 dei quali capoluogo, fra i quali Venezia, dove è in campo il ministro Renato Brunetta per il centrodestra contro Guido Orsoni per il centrosinistra, e Lecco, dove il viceministro alle Infrastrutture, il leghista Roberto Castelli, sfida Virginio Brivio, ex presidente dell'amministrazione provinciale di Lecco, candidato del centrosinistra. In tutto, saranno chiamati alle urne 40.910.744 elettori, di cui 19.706.010 maschi e 21.204.734 femmine.

L'attenzione, ovviamente, è innanzitutto sulla partita dei presidenti di Regione, dopo il quasi 'en plein' del centrosinistra nel 2005: cinque anni fa il centrodestra riuscì a spuntarla solo in Lombardia e Veneto. Lunedì sera si conterà innanzitutto il numero di 'presidenti' ottenuto da ciascuno dei due schieramenti, e particolarmente di rilievo sarà il risultato di grandi regioni come il Lazio, il Piemonte, la Puglia, la Campania, tutte governate attualmente dal centrosinistra. Ma sarà interessante anche la reazione degli elettori del Veneto al 'benservito' dato dal Pdl a Gianfranco Galan, dopo ben tre mandati, in favore del candidato leghista Luca Zaia.

Il voto permetterà anche di testare i rapporti di forza nella coalizione di governo: la Lega ha la possibilità di aggiudicarsi la guida di regioni come Piemonte e Veneto e di attestarsi come primo partito in gran parte del nord. Sul fronte opposto, le elezioni rappresentano la prima 'prova del fuoco' per il neosegretario democratico Pier Luigi Bersani: sarà il momento di verificare la capacità di ripresa del partito, dopo i 4 milioni di voti persi tra le politiche del 2008 e le europee dello scorso anno; verrà messa alla prova anche l'efficacia del nuovo schema di alleanze, che vede nell'Udc un interlocutore privilegiato del Pd.