18 gennaio 2025
Aggiornato 05:30
Par Condicio

Garimberti: la RAI ripristini i talk show politici

«La Vigilanza faccia la sua parte e modifichi subito il regolamento». Zavoli: «Favorevole a ripristinare i programmi di approfondimento»

ROMA - Il Consiglio d'Amministrazione Rai dica sì alla ripresa dei talk show, ma anche la commissione di Vigilanza sulla Rai faccia la sua parte modificando il regolamento applicativo della par condicio. E' quanto auspica il presidente della Rai Paolo Garimberti.

In una nota, il presidente di viale Mazzini spiega: «E' evidente che io, visto che ho sempre denunciato l'illegittimità del regolamento, sono favorevole alla ripresa delle trasmissioni di approfondimento informativo. Così come è evidente che sul tema ci deve essere una decisione del Cda Rai che mi piacerebbe potesse essere presa all'unanimità. Ma se così non fosse, è altrettanto evidente che mi rimetterei alla decisione della maggioranza che si dovesse formare, così come ho sempre fatto».

Quanto alle esortazioni del presidente della Vigilanza Sergio Zavoli, «credo che, alla luce della sentenza del Tar, delle decisioni dell'Agcom, delle dichiarazioni del Presidente Calabrò e della disparità di condizioni tra Rai e emittenti private, la Vigilanza avrebbe dovuto e potuto fare la sua parte: convocarsi urgentemente, come ha fatto il Cda Rai, per modificare il regolamento applicativo della Par Condicio.

ZAVOLI: «FAVOREVOLE» - La Rai ripristini i programmi di approfondimento. A chiederlo è il presidente della commissione di Vigilanza Rai Sergio Zavoli alla vigilia della riunione del consiglio di amministrazione di viale Mazzini, dopo che l'Agcom ha annullato la precedente delibera sulla par condicio per le tv private a seguito della sospensione disposta dal Tar su ricorso di Sky e Telecom e invitato il Cda Rai a rivedere le decisioni prese in applicazione del regolamento della Vigilanza.
Il Cda della Rai «ha il prestigio, il senno e il dovere di fare, con i suoi margini d'autonomia, la prima mossa ripristinando i programmi di approfondimento», sottolinea Zavoli in un comunicato. «Tra errori veri e finti, diritti calpestati e declamati, si è perduta gran parte del tempo che spettava al paese per misurarsi con le proprie idee sulle prossime elezioni», prosegue Zavoli sottolineando che si tratta di una situazione che «va sfebbrata. Il rischio è che all'appuntamento arrivino prima i comunicati sulle dispute e poi le idee su come votare. Fermiamoci, ciascuno rinfoderi le sue ragioni; poi, a conti fatti, ci si raccolga intorno alla politica per rifare, se possibile insieme, le regole prima di mandare all'aria la credibilità di una Repubblica alla quale i padri costituenti avevano augurato di 'non essere ancella di se stessa, di scuotersi, sapendo per cosa veramente doversi battere'. Per le regole. Oggi intanto tocca al cda della Rai la prima mossa ripristinando i programmi di approfondimento», conclude il presidente della commissione di Vigilanza.