Talk show, lo stop ora è definitivo
La Vigilanza Rai conferma il veto ai programmi politici. Garimberti: «Norme illegittime». Il direttore Masi: «L'azienda non ci perde un euro»
ROMA - Nessuna marcia indietro sullo stop ai talk show della Rai ribadito dal Cda della Rai ieri a maggioranza. In Commissione di Vigilanza non è arrivata un'indicazione in questo senso, sebbene l'opposizione l'abbia chiesta, perchè il Pdl ha ribadito la sua contrarietà. Il Dg Mauro Masi, presente in Commissione per ricevere eventuali indicazioni secondo il mandato ricevuto ieri in Cda, ha detto che riferirà l'esito del dibattito nel consiglio di domani. «C'è il regolamento della Vigilanza che va applicato e non riteniamo che la Commissione debba esprimersi ulteriormente», ha detto Mario Landolfi a nome del Pdl.
Paolo Garimberti, torna sulla questione dei talk show interrotti in base al regolamento della Vigilanza. E ribadisce: «Questa storia di rimpalli comincia dal regolamento della Vigilanza, che è illegittimo, formulato in modo sbagliato e che presenta profili di incompatibilità con la legge del 2000». Quindi, che il colpo sia chiaro, netto e definitivo affinché questa storia finisca una volta per tutte. Ci sta tormentando da troppo tempo». Ma dalla Vigilanza non arriva alcun cambio di rotta. L'orientamento emerso oggi nel corso dell'audizione del direttore generale della Rai Mauro Masi è chiaro. Indietro non si torna.
Zavoli: «Basta rimpalli». «L'opinione pubblica giudica stucchevole questo rimpallo sul regolamento per la par condicio, una querelle, un ribollire di cose, che riproducono sempre la stessa situazione senza venire a capo di nulla» commenta il presidente della commissione, Sergio Zavoli. Ribadendo che «il regolamento non giustifica l'idea che si possa mettere la mordacchia alle trasmissioni di approfondimento politico» e ricordando che «la Vigilanza aveva già battuto un colpo, chiedendo ai vertici dell'azienda di simulare con urgenza un palinsesto che salvasse i talk show».
«Domani è previsto un altro Cda della Rai - ha detto invece il direttore generale di viale Mazzini, Mauro Masi -. Aspettiamo indicazioni o di non avere indicazioni» dalla Vigilanza per poi valutare il comportamento dell'azienda». Ma le indicazioni non lasciano alcun dubbio sull'orientamento dell'organismo parlamentare. «Io mi sono adoperato con l'impropria espressione della «mediazione» per la soluzione del problema - ha detto il presidente Sergio Zavoli -. Siamo tutti persuasi che questo regolamento ha creato più problemi di quanti non ne abbia risolti».
Masi: «La Rai non ci rimette un euro» - Comunque vadano le cose, ha spiegato ancora Masi, la Rai non ci rimette dalla cancellazione dei talk show politico. «Formalmente - ha spiegato - non perdiamo un euro perchè gli inserzionisti hanno accettato lo spostamento in altri orari degli spot. E non ci rimettiamo neppure in termini di ascolti, perchè l'ascolto si plasma su altre trasmissioni. E sia chiaro, nonostante si siano fatte ironie, gli ascolti Rai non vincono, «stravincono«». Inoltre, ha detto il dg, «non è vero che sono stati chiusi tutti i programmi di approfondimento politico, ma solo quelli per cui era impossibile tecnicamente e formalmente applicare il regolamento emanato dalla commissione». «Programmi come Report, Parla con me o, in radio, Un giorno da pecora seguitano a essere trasmessi - ha aggiunto Masi -. Sono stati interrotti solamente i talk show che vanno in diretta perchè il regolamento per come è stato formulato era impossibile applicarlo».