18 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Inchiesta G8

Di Pietro: non conosco Bertolaso, ma è un tecnico capace

«Bisogna impedire a chi è condannato di restare nei pubblici uffici»

ROMA - «Bertolaso non lo conosco, come tecnico è capace, come amministratore ha usato le regole che gli hanno dato». Così Antonio Di Pietro, leader di Idv, parla del Capo della Protezione civile indagato per corruzione nell'inchiesta sul G8 alla Maddalena.

Ospite di In Mezz'ora Di Pietro attacca il governo che vuole «trasformare la Protezione Civile, da occuparsi di terremoti e catastrofi le hanno affidato i campionati di nuoto, l'Expo, con lo scopo specifico di favorire amici e lobby vicine». Quanto al fatto che sia Balducci, presidente del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, arrestato nella stessa inchiesta che Bertolaso abbiano lavorato anche con il centrosinistra, Di Pietro spiega che «i dirigenti dello stato non possono essere buttati fuori ma spostati, io spostai Balducci per far ruotare gli incarichi ogni due anni perchè penso che stando nello stesso posto si comincia a diventare amici di quelli che si dovrebbero controllare» detto questo a suo avviso «i tecnici possono essere bravi ma usati male, c'è la responsabilità politica».

Secondo l'ex pm però quello che manca per evitare episodi come questi «è una regola fondamentale secondo la quale quando un pubblico ufficiale viene condannato non deve poter più svolgere quella funzione invece ancora adesso da Milano a Catania i condannati di Mani Pulite sono al loro posto, anzi con incarichi superiori perchè legge non permette di buttarli fuori».