Ocmin (CISL): riconoscere diritto di cittadinanza ai minori
«Gli oltre 700 mila bambini nati o giunti in Italia da piccoli sono i nuovi cittadini»
ROMA - «La Cisl è da sempre sensibile ai temi dell'immigrazione e per questo si appella al senso di responsabilità delle Istituzioni affinché trovino soluzioni concrete per risolvere una questione delicata, come quella del riconoscimento del diritto di cittadinanza, che riguarda sia adulti sia bambini e ragazzi, fulcro strategico, questi ultimi, del nostro futuro». Lo dichiara, in una nota, Liliana Ocmin, Segretario confederale della Cisl in occasione della Giornata Internazionale del Migrante. «Gli oltre 700 mila bambini nati o giunti in Italia da piccoli - sottolinea Ocmin - sono i nuovi cittadini e la politica non può far finta di non vedere le loro speranze di riconoscimento di un diritto di cittadinanza sola ed unica base per una società più giusta e pacifica ove l'interculturalità domini sovrana». «Il rispetto e la centralità della persona, infatti, - continua Ocmin - assumono un significato ancora più speciale se pensiamo ai minori migranti e rifugiati ai quali, coerentemente con quanto sancito dalla Convenzione dei Diritti del Fanciullo, vanno riconosciuti e salvaguardati i diritti fondamentali della persona».