18 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Omicidio Meredith

Sollecito: non sono colpevole, spero che l'assassino confessi

Il Pm Comodi ha mostrato in aula il perchè del Dna dello studente pugliese sul gancetto del reggiseno

PERUGIA - «Vi chiedo di restituirmi la vita»: lo ha affermato Raffaele Sollecito nel corso del suo intervento spontaneo in aula, dopo la replica del Pm Manuela Comodi per gran parte incentrata sul suo ruolo nell'omicidio di Meredith Kercher.
Il giovane ragazzo pugliese ha aggiunto inoltre: «Non ho ucciso Meredith e non ero nella casa di via della Pergola. Ogni giorno spero che il vero assassino confessi per chiudere questa storia».

DNA - Prima di chiudere la sua replica in aula il Pm Manuela Comodi ha dimostrato manualmente come Raffaele avrebbe fatto a rompere il gancetto del reggiseno di Metz. Il magistrato ha inserito il reggiseno allacciato sull'astina del microfono e poi con un dito sul gancetto ha fatto un'opera di trazione. «Così ha fatto Sollecito - ha spiegato in aula - ed per questo motivo che l'impronta dell'imputato si trova soltanto sul gancetto».