24 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Immigrazione e cittadinanza

Rutelli: «Cittadinanza a chi tiene separati credo e Stato»

«Non basta un riferimento generale ai principi Costituzionali»

ROMA - Una nuova legge sulla cittadinanza «deve contenere l'obbligo per chi voglia diventare italiano, o voglia ottenere il diritto di voto, di una dichiarazione-giuramento che coinvolga anche la separazione tra religione e Stato. Non basta un riferimento generale ai principi costituzionali». Lo spiega l'ex presidente del Copasir Francesco Rutelli in un'intervista al Corriere della Sera.

INTRODURRE ELEMENTI QUALITATIVI - Quello «sarebbe un momento simbolico alto, perchè dobbiamo sposare l'Islam moderato e valutare a fondo la larga parte di Islam che esclude laicità e pluralismo, un nucleo sostanzialmente estraneo alla democrazia. Ma so - prosegue Rutelli - che la cittadinanza deve accompagnare l'integrazione, sulla strada aperta dai ministri Pisanu e Amato. Cittadinanza in Italia deve significare anche uguaglianza tra uomo e donna. La dignità della donna è un punto di diversità fondamentale rispetto all'Islam. Gli anni di attesa si possono ridurre, ma il criterio dell'anzianità non soddisfa. Vanno introdotti anche criteri qualitativi».