20 aprile 2024
Aggiornato 07:00
«Nessun ripensamento o annullamento» della missione italiana in Afghanistan

Napolitano fa chiarezza: «La missione non cambia»

Dal Giappone: «Condivisa e coerente, Governo e Premier d'accordo»

TOKYO - «Nessun ripensamento o annullamento» della missione italiana in Afghanistan che continua «condivisa» e «coerente» con gli orientamenti espressi dal Consiglio superiore della Difesa. A dire una parola di chiarezza, mentre la maggioranza dibatte dopo le parole pro ritiro di Umberto Bossi, è il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Dal Giappone, dove domani terminerà la sua visita di Stato per fare rientro in Italia, il presidente risponde a dubbi e questioni senza mezzi termini: l'Italia è «determinata a tenere fede all'impegno preso con la comunità internazionale».

Napolitano sgombra il campo dalle polemiche sulla «guerra americana». D'accordo, «è comprensibile la discussione su come rimotivare la missione delle Nazioni Unite e non solo la presenza americana in Afghanistan perchè quella in Afghanistan - dice - non è, come grossolanamente si dice, una guerra americana». Non c'è margine per le strumentalizzazioni nelle parole del presidente nè per eventuali balzi in avanti per il ritiro o una modifica della missione da parte del governo.

Non a caso l'inquilino del Colle rivendica di avere i titoli per dire che il Consiglio supremo della Difesa, da lui presieduto, non deve rivedere il suo orientamento dato che anche nell'ultima riunione c'è stato «accordo tra i membri del governo, a cominciare dal presidente del Consiglio, sulla necessità di caratterizzare il contributo in Afghanistan sia su un piano militare che civile». Insomma il contributo italiano «nelle aree di crisi» è sempre stato concepito «in modo equilibrato».

Anche su un eventuale dibattito parlamentare il presidente si mostra prudente. «Io non ho titolo - dice - per prevedere, auspicare, considerare necessaria una discussione in Parlamento. Questo non spetta a me dirlo ma al governo e al Parlamento stesso». Le divisioni, comunque, stavolta non giungono dal Partito democratico. Napolitano cita apertamente un intervento di Piero Fassino su 'Europa' - che il presidente ha letto nella rassegna stampa del Quirinale - nel quale il responsabile esteri del Pd sostiene che è giusto restare in Afghanistan per rafforzare la democrazia.