19 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Immigrazioni

«Ritardi inaccettabili per rilascio permessi di soggiorno»

Il Ministro Maroni faccia chiarezza sui disservizi

Cinquecentomila stranieri, che hanno presentato domanda di primo rilascio o di rinnovo del permesso di soggiorno, sono in attesa da mesi di una risposta. Hanno un cedolino provvisorio che autorizza alla permanenza sul territorio italiano ma limita i loro diritti. A questo si aggiunge un problema informatico delle Poste italiane che considera «utenze non valide» (così come appare nella schermata del sistema telematico) migliaia di domande regolarmente presentate allo sportello. Su questa sequenza di disservizi la deputata del Pd Delia Murer ha presentato una interrogazione scritta al Ministro dell’interno.

«E’ necessario sapere – si legge nell’interrogazione della parlamentare veneta, componente della commissione Affari sociali - a quanto ammonta il carico di arretrato delle domande di rilascio/rinnovo di permessi di soggiorno agli stranieri in questo momento e quali sono i tempi medi di risposta alle richieste. Per il rinnovo annuale del permesso talvolta l’attesa arriva fino a otto-nove mesi. In qualche circostanza, il rinnovo annuale è arrivato già scaduto. Inoltre vogliamo sapere quali provvedimenti il Ministro intende adottare affinché siano rispettati i termini di legge per il rilascio/rinnovo dei permessi di soggiorno e quali iniziative verranno adottate per impedire ritardi e malfunzionamenti nella gestione del servizio. Le inefficienze nella gestione dei permessi di soggiorno sta alimentando lo smarrimento tra gli stranieri già messi a dura prova dalla crisi economica che può anche determinare la perdita del posto di lavoro, requisito base per il permesso di soggiorno».

Nell’interrogazione, la deputata chiede anche di «sapere se risulta vero che alcune questure, stante le lentezze nell’iter del rilascio del permesso di soggiorno elettronico, siano costrette, nei casi di necessità ed urgenza, a rilasciare permessi cartacei e se risulta che l’ Istituto Poligrafici Zecca di Stato, autorizzata alla stampa dei permessi di soggiorno elettronici, abbia sbagliato la stampa degli stessi relativamente a coloro che hanno fatto il foto segnalamento nel mese di maggio 2008 e che quindi questi immigrati si trovino ancora privi del permesso. E’ singolare che un governo che dice di voler combattere la clandestinità poi gestisce con malfunzionamenti, ritardi e approssimazione la procedura di rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno, che invece è uno strumento che favorisce l’inclusione e la regolarizzazione e che per questo andrebbe gestito con celerità e cura».