3 maggio 2024
Aggiornato 12:30
Report 2008 reso noto oggi dal Centro Nazionale Trapianti

Trapianti: in costante aumento le donazioni nel Lazio

In numeri assoluti il Lazio è stato nel 2008 la seconda regione in Italia per potenziali donatori segnalati

ROMA - I potenziali donatori di organi segnalati nel Lazio nel 2008 sono stati 237, pari a 46,6 per milione di popolazione, nettamente al di sopra della media nazionale che è stata del 40,1. Il dato è contenuto nel Report 2008 reso noto oggi dal Centro Nazionale Trapianti.

In numeri assoluti il Lazio è stato nel 2008 la seconda regione in Italia per potenziali donatori segnalati. Le opposizioni alle donazioni sono state il 29,1%; valore inferiore alla media nazionale (32,7%). Nel Lazio quindi, il 71% della popolazione è favorevole alla donazione. L’attività di donazione, che nel 2008 ha raggiunto la media nazionale, ha consentito di effettuare lo scorso anno in regione 293 trapianti d’organi (150 di rene; 102 di fegato; 31 di cuore; 10 di polmone), in aumento rispetto all’anno precedente (+4%) in controtendenza con i dati nazionali.

Nell’ultimo triennio il numero delle donazioni è stato, anno dopo anno, in costante crescita con un incremento dei potenziali donatori segnalati rispetto al 2005 del 48%, ed un conseguente aumento degli organi prelevati e trapiantati nel Lazio del 40,7%.

Questi risultati hanno consentito di ottenere che tra tutti i pazienti residenti nel Lazio e trapiantati in Italia nel corso del 2008, il 76,2% (215) sono stati trapiantati in uno dei Centri di Trapianto del Lazio, minimizzando i disagi e le spese per i pazienti.

Al raggiungimento dei risultati ottenuti nel 2008 ha senz’altro contribuito la riorganizzazione del sistema donazione regionale attuata dalla Regione attraverso il Centro Regionale Trapianti Lazio che, come ultimo atto, ha visto nel 2008 l’avvio di un percorso di verifica della qualità e della sicurezza attraverso il primo Audit, organizzato congiuntamente con il Centro Nazionale Trapianti, delle strutture coinvolte nella donazione di organi e tessuti (coordinamenti locali) di tutti gli ospedali della Regione. Il modello messo in atto in questi anni ha l’obiettivo di incrementare l’attività regionale di donazione-trapianto garantendo allo stesso tempo procedure di sicurezza e qualità a tutto il processo.