17 gennaio 2025
Aggiornato 05:30
Trapianti di organi

Il prossimo cuore trapiantato potrebbe provenire da un maiale. Tutti pronti al cambiamento?

Fra qualche anno gli esseri umani potrebbero ricevere organi da un maiale. Siamo davvero pronti al grande salto?

Trapianti di cuore da maiali
Trapianti di cuore da maiali Foto: Alexander Raths Shutterstock

Per sopperire alla mancanza di organi, presto l’essere umano potrebbe averne a disposizione anche da altre fonti. Da quali? Dagli animali ovviamente. E uno degli animali che più si presta al prestito è il maiale. Per essere certi che la cosa sia fattibile, da tempo alcuni scienziati stanno eseguendo alcuni test. L’ultimo è stato condotto sui babbuini- più simili al genere umano per svariati motivi – e sembra aver ottenuto un buon successo. Ecco i dettagli dello studio.

Sopravvissuti per sei mesi - Lo studio, condotto da alcuni scienziati provenienti dalla Germania, dalla Svezia e dalla Svizzera, ha dimostrato come sia possibile trapiantare il cuore di un maiale su un babbuino. L’esperimento è stato condotto sui Papio Anubis (babbuini verdi). Il team dell'Università Ludwig Maximillian di Monaco, è stato coordinato dal professor Bruno Reichart, ed ha preso in esame tre gruppi di babbuini per un totale di 16 (circa 5 babbuini per ogni gruppo). La sopravvivenza massima, dopo il trapianto, è stata di sei mesi e si è verificata su due animali. Quattro dei cinque babbuini arrivati al gruppo finale sono rimasti in salute per almeno 90 giorni dopo l’interruzione della sperimentazione, uno aveva goduto di buona salute persino dopo 195 giorni. Anche se sembra poco, si tratta di un ottimo record perché in precedenza la sopravvivenza massima era stata di 57 giorni.

Una nuova tecnica di trapianto - Per ottenere risultati migliori, rispetto ai test precedenti, gli scienziati hanno apportato modifiche genetiche ai cuori dei donatori ed è stata messa in atto una nuova tecnica di trapianto. In pratica i maiali sono stati modificati allo scopo di produrre una versione umana di due proteine in grado di bloccare una risposta immunitaria verso le cellule straniere.

Altri cambiamenti - Sono stati poi fatti altri cambiamenti. Per esempio, gli scienziati hanno fatto in modo che venisse prodotta anche una sostanza denominata trombomodulina, un cofattore della trombina che svolge un’azione anticoagulante. Per quanto riguarda la somministrazione di cortisone, è stata ridotta nell’ultimo gruppo per evitare una rapida crescita muscolare. Infine, invece di conservare i cuori trapiantati in celle refrigerate, il team ha provato un sistema alternativo: pompare una soluzione ossigenata contenente alcuni tipi di ormoni, globuli rossi e sostanze nutritive. In questo modo si è potuto evitare il danneggiamento dei tessuti dell’organo da trapiantare.

Risultati stupefacenti - Secondo gli esperti, i risultati ottenuti sono stati stupefacenti e, forse, a breve potremmo superare la carenza di organi negli esseri umani che necessitano di un trapianto. «E’ un punto di riferimento significativo verso il trapianto nell'uomo dei cuori di maiale, per il trattamento della cardiopatia allo stadio terminale. Negli Stati Uniti e in Europa, la necessità di donatori di cuore è grande e supera di almeno dieci volte l'offerta di risorse umane. Il documento del gruppo di Monaco porta questo trattamento trasformativo più vicino alla considerazione attiva da quella che in precedenza era solo una possibilità ragionevole. I loro risultati sono più lunghi (fino a 195 giorni) e più consistenti (4 su 5) per quanto riguarda la sopravvivenza dei primati non umani rispetto precedente migliore di 57 giorni», conclude Christopher McGregor, professore di cardiochirurgia, presso l'Institute of Cardiovascular Science. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Nature.

Fonti scientifiche
[1] Consistent success in life-supporting porcine cardiac xenotransplantation - Matthias Längin, Tanja Mayr, […]Jan-Michael Abicht - Nature