Intercettazioni, Maroni: «Corruzione e concussione rimarranno»
«Siamo favorevoli al decreto legge a patto che rimanga la possibilità di eseguire intercettazioni per i reati di mafia e per quelli contro la pubblica amministrazione»
«Siamo favorevoli al decreto legge a patto che rimanga la possibilità di eseguire intercettazioni per i reati di mafia e per quelli contro la pubblica amministrazione. Il premier vuole eliminare corruzione e concussione? Questi reati ci sono e rimarranno». E' quanto sostiene, intervistato dal Corriere il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che aggiunge: «Non dobbiamo più curarci delle polemiche fasulle. Non mi riferisco a Berlusconi, ma a chi gli sta intorno, a quei consiglieri che pensano di fare i suoi interessi.
Alla Camera c'è il disegno di legge del Governo e noi stiamo cercando di capire che cosa ha intenzione di fare il ministro Alfano. Siamo favorevoli alla sua approvazione con la precisazione che deve rimanere la possibilità di eseguire intercettazioni per i reati di mafia e per quelli contro la pubblica amministrazione» dice Maroni che sulla possibile eliminazione di corruzione e concussione, sottolinea: «Il provvedimento è stato approvato dal Consiglio dei ministri: questi reati ci sono e rimarranno».
«Ascolteremo gli argomenti di Berlusconi, ma la posizione della Lega non è cambiata e non può cambiare. Anche perchè non ce ne sarebbe motivo. Dobbiamo avere l’ambizione di lavorare nei prossimi cinque anni per un sistema più moderno efficace senza curarci delle polemiche fasulle e senza farci condizionare dalle convenienze o dalle contingenze» aggiunge ancora che precisa di non riferirsi a Berlusconi: «Proprio no. Mi riferisco a chi gli sta intorno, a quei consiglieri che pensano di fare i suoi interessi, come è avvenuto con il provvedimento per la sospensione dei processi».
Sull'argomento è intervenuto anche il capogruppo alla Camera, Roberto Cota, secondo il quale: «Il ddl del Governo sulle intercettazioni è un testo equilibrato. Le intercettazioni vanno regolamentate e ponderate per non avere una gigantesca centrale di ascolto. Vi è poi il problema dei costi poiché quando si fanno intercettazioni inutili si sprecano i soldi della gente».
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