Facebook punta sul giornalismo locale
Il social network americano investirà 300 milioni sull'informazione: «Le persone vogliono più notizie locali». Intanto uno studio americano sostiene che gli anziani «conservatori» credono più alle fake news
WASHINGTON - Facebook investirà 300 milioni di dollari su tre anni in diversi progetti legati al giornalismo, per favorire particolarmente le informazioni locali, messe a dura prova dall'era digitale. Lo ha annunciato il colosso statunitense. «Nei prossimi tre anni investiremo 300 milioni di dollari in programmi di informazione, in partnership e contenuti», ha spiegato in un messaggio postato su Facebook, Campbell Brown, vice presidente incaricata dei rapporti con i media. «Continueremo a lottare contro le fake news, la disinformazione e le informazioni di cattiva qualità», ha spiegato ancora Campbell, «ma abbiamo anche l'opportunità e la responsabilità di aiutare i media locali a crescere».
USA, anziani «conservatori» credono più alle fake news
Negli Usa gli utenti di Facebook di età superiore ai 65 anni e i conservatori hanno maggiori probabilità di condividere notizie false sulla piattaforma rispetto agli utenti giovani o liberal. Lo afferma uno studio appena pubblicato. Durante la campagna presidenziale 2016 i ricercatori delle università di Princeton e New York rilevarono 2.711 utenti di Facebook, il 49% dei quali accettò di condividere i dati relativi al loro profilo quando fu loro chiesto dopo il voto. I ricercatori compararono i link che gli utenti avevano condiviso su Facebook con vari elenchi, tra cui uno compilato da BuzzFeed, di siti web noti perchè pubblicavano informazioni false.
I repubblicani hanno condiviso più fake news dei democratici
Lo studio pubblicato in Science Advances ha stabilito che solo l'8,5% degli utenti esaminati ha condiviso link a uno dei quei siti. Ma chi l'ha fatto è risultato di norma più anziano, e conservatore. Di fatto gli ultrasessantacinquenni, di qualunque orientamento politico, hanno condiviso «quasi sette volte più articoli da domini di fake news» rispetto a chi ha 18-29 anni. «Nessun'altra caratteristica demografica sembra avere un effetto rilevante sulla condivisione di fake news» ha scritto uno degli autori dello studio, il professore di politica a Princeton Andrew Guess. Lo studio ha rilevato anche che i repubblicani hanno condiviso più fake news dei democratici e i conservatori la quantità più elevata di tutte, ma questo può essere dovuto al fatto che la maggior parte di articoli falsi è stata pubblicata durate la campagna in favore di Donald Trump.
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