24 aprile 2024
Aggiornato 18:00
industria 4.0

In Friuli c’è la scuola per diventare i lavoratori della fabbrica 4.0

Gli studenti avranno la possibilità di lavorare su problemi reali e cimentarsi con le nuove tecnologie della fabbrica 4.0. Il progetto è frutto della collaborazione tra Mits e Friuli Innovazione

In Friuli c’è la scuola per diventare i lavoratori della fabbrica 4.0
In Friuli c’è la scuola per diventare i lavoratori della fabbrica 4.0 Foto: Shutterstock

UDINE - Mettere gli Istituti Tecnico Superiori ITS al centro di una grande trasformazione che vede l’imprenditoria regionale proiettata verso l’orizzonte del digitale.  E’ questo l’obiettivo dell’azione pilota di EEsAA –  Entrepreneurial Ecosystem Alpe Adria, che in Friuli Venezia Giulia coinvolge Friuli Innovazione e MITS Malignani di Udine, impegnati in un percorso formativo innovativo basato sulla metodologia di approccio all’innovazione «design thinking».

Una sfida importante, che nasce soprattuto dall’esigenza di sviluppare delle competenze che siano più in linea con quella che sarà la fabbrica del futuro, la fabbrica 4.0. Dopo la politica degli incentivi che ha fatto crescere gli investimenti in macchinari e permesso anche alle PMI di introdurre le prime tecnologie all’interno dei propri fabbricati, la sfida che ci apprestiamo ad affrontare è, senza dubbio, quella delle competenze. Ormai lo sappiamo a menadito: i robot (che siano software o hardware) da soli in bastano. Nel forgiare skills digitali hanno un ruolo fondamentale proprio gli istituti tecnici superiori.

Nel caso del progetto friulano, gli studenti iscritti al biennio di meccatronica del MITS lavoreranno in gruppi per trovare la soluzione ad un reale problema tecnico nell’ambito del product design. Durante il percorso attraverseranno tutte le fasi di sviluppo del prodotto, fino ad ottenere una proposta fattibile e sostenibile economicamente: dall’analisi dei bisogni all’ideazione, dalla prototipazione fino al test finale di prodotto. Il ciclo formativo si concluderà con una study visit in Austria, dove gli studenti avranno la possibilità di conoscere le imprese più innovative nell’ambito della robotica e della meccatronica. Un percorso importante soprattutto per far comprendere agli studenti come il mercato del lavoro sia sempre più diretto verso l’industria tecnologica.

«Questa iniziativa è frutto della collaborazione tra Mits e Friuli Innovazione – ha dichiarato Ester Iannis, Dirigente scolastica del Mits - due istituzioni che condividono una missione comune, ovvero supportare processi innovativi che generano risultati d'impatto sul territorio. Il percorso formativo che abbiamo organizzato insieme offre agli studenti del biennio di meccatronica la possibilità di sperimentare l’innovativa metodologia del design thinking, scommettendo sulla comprensione degli effettivi bisogni degli utenti della tecnologia, su strumenti di prototipazione efficace e low cost e su modelli pertinenti di valutazione economica». Nella fattispecie, l’approccio design thinking è sempre più al centro dell’interesse di manager e imprenditori. Si tratta dell’approccio alternativo all’innovazione che si basa sull’abilità di integrare capacità analitiche, supportate da metodologie e tecniche quantitative, con attitudini creative, basate su processi di inferenza più sintetici e diretti. Un approccio sempre più pervasivo in vari contesti - dalla consulenza direzionale alla trasformazione digitale, dalla progettazione di esperienze digitali (UX/UI) allo sviluppo di nuove esperienze di consumo.

«Ancora una volta, grazie ai fondi europei ed ai progetti che vinciamo, siamo in grado di mettere a disposizione del nostro territorio servizi innovativi senza alcun onere per il territorio che li riceve. E’ questo un aspetto ricorrente, ma poco conosciuto, del modo di operare di Friuli Innovazione. Questa volta il tema sono le competenze – dichiara Fabio Feruglio, direttore di Friuli Innovazione –  è fondamentale per la trasformazione digitale in atto costruire competenze di alto profilo tecnologico, anche trasversali, che sappiano interpretare il fabbisogno di innovazione delle imprese. L’obiettivo è quello di far evolvere tutti i livelli formativi tecnico-professionali in modo tale da farli diventare motore di sviluppo per le imprese e per i territori».