19 marzo 2024
Aggiornato 12:30
premio gammadonna

Betta Maggio vince il Premio GammaDonna 2017: «Depuro l'aria con i batteri»

Betta Maggio è fondatrice di U-earth biotechnologies è un sistema che cattura e digerisce ogni tipo di inquinamento dell’aria

MILANO - Il valore etico e morale, l’ambiente, l’impatto sociale. Perchè del resto, oggi più che in altri tempi, abbiamo bisogno di progetti utili che apportino valore all’umanità. E’ con questi presupposti e motivazioni che Betta Maggio, torinese, ha vinto la nona edizione del Premio GammaDonna 2017, il cui evento si è svolto oggi, a Milano, presso la sede del Sole24Ore. Un evento che dal 2004 raccoglie le storie più significative dell’imprenditoria femminile e giovanile italiana. Con gli occhi puntati principalmente verso le donne imprenditrici che, purtroppo, ancora oggi, restano in una posizione meno privilegiata rispetto agli uomini.

Betta Maggio è fondatrice di U-earth biotechnologies, un sistema che cattura e digerisce - attraverso l’uso di batteri naturali, non patogeni e non geneticamente modificati - ogni tipo di inquinamento dell’aria (indoor o outdoor), senza limite di tipo o misura, liberando ossigeno. Si tratta di sistemi di «detox» per le città: il purificatore piccolo è alto meno di un metro, ma il suo impatto equivale a quello di 276 querce; la versione grande rende come 6.000 alberi e assorbe fino a 71kg di contaminanti al giorno.

Particolato e polveri sottili, composti organici volatili, fumo di sigaretta, allergeni, virus e batteri, muffe e spore, acari, gas, vapori chimici: queste sono solo alcune delle microscopiche particelle che rendono insalubre l’aria che respiriamo ogni giorno all’interno degli ambienti dove trascorriamo la maggior parte della nostra giornata, i nostri posti di lavoro, gli edifici pubblici e anche le nostre case.

Il primo progetto è stato lanciato proprio nella città natale di Betta durante l’estate del 2016, il «Torino Pure Air Zone», prima sperimentazione per creare una «zona d’aria pura» in città. Uno spazio pubblico, all’interno del quale i contaminanti vengono attirati dai depuratori AIRcel per carica elettrica molecolare e vengono catturati e distrutti da microrganismi che si nutrono di inquinamento senza produrre scorie dannose.

La caratteristica principale di AIRcel U-Earth è appunto quella di essere bio e cioè di funzionare grazie a delle colonie di microorganismi non patogeni e non geneticamente modificati che, per un processo di bio-ossidazione, distruggono le sostanze intercettate tramite convenzione e attrazione molecolare, due processi fisici che garantiscono insieme la cattura di contaminanti di tutte le dimensioni. Questi vengono poi digeriti e scomposti in acqua, anidride carbonica e nella base elementare propria del composto, non presentando così nessun problema di smaltimento scorie.