25 aprile 2024
Aggiornato 09:00
cloud computing

Cresce il mercato del Cloud in Italia, nel 2017 sfiorati i 2 miliardi di euro

Pur con una crescita positiva (+36%), la quota di mercato delle PMI rimane ancora marginale rispetto alle grandi imprese, pesando solo l’11% del totale

Cresce il mercato del Cloud in Italia, nel 2017 sfiorati i 2 miliardi di euro
Cresce il mercato del Cloud in Italia, nel 2017 sfiorati i 2 miliardi di euro Foto: Shutterstock

MILANO - Il mercato Cloud in Italia continua il proprio processo di crescita: per il 2017 si stima un incremento del 18% negli ultimi 12 mesi, che lo porterà a raggiungere un valore di 1,978 miliardi di euro. In relazione alla sola componente di Public & Hybrid Cloud - ovvero i servizi Cloud forniti da provider esterni (AWS, Google, Microsoft Azure e altri) e gli «ibridi» tra provider pubblici e privati -  si stima che il mercato valga 978 milioni, in crescita del 24%. Il ricorso al Virtual Private Cloud, ovvero l’esternalizzazione delle infrastrutture su porzioni dedicate di Cloud pubblico (che non rispondono quindi alla definizione tipica di Cloud), arriva a valere 520 Milioni di euro, con un tasso di crescita del 16%. È quanto emerge dalla fotografia scattata dall'Osservatorio Cloud & ICT as a Service, giunto alla settima edizione e promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano.

L’analisi della spesa in Cloud per settore aziendale
Il mercato del Cloud è in salute e mostra tassi di crescita sostenuti in tutti i settori di impresa. Tra i settori più dinamici vi è il manifatturiero, interessato dalle evoluzioni relative al piano Industria 4.0, che hanno portato nuova spinta alla spesa in innovazione digitale. Il settore Telco e Media è caratterizzato da tassi di crescita sopra la media, in un percorso di progressivo arricchimento dell’offerta di servizi digitali e di allargamento a differenti canali di fruizione. Anche nelle Utility/Oil & Gas la crescita del Cloud procede a ritmo sostenuto, con numerosi progetti strategici di Cloud Transformation. Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione si attendono le implicazioni del nuovo piano triennale, che spinge in maniera decisa verso la razionalizzazione delle infrastrutture e i servizi in Cloud. Passando ad analizzare il mix di spesa nei diversi settori, il manifatturiero ha il peso maggiore (24%), seguito da bancario (20%), telco e media (15%), utility/ oil & gas (10%), altri servizi (10%). Completano il quadro PA e sanità (8%), grande distribuzione (8%) e assicurativo (5%).

Lo stato di adozione a livello dimensionale e geografico
«Lo sviluppo del mercato sta favorendo sempre di più l’adozione del Cloud nelle PMI, per cui si stima una crescita del volume di affari per il 2017 pari al +36% - afferma Stefano Mainetti, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Cloud & ICT as a Service del Politecnico di Milano -. Seppur con  dinamiche positive, la quota di mercato delle PMI rimane ancora marginale rispetto alle grandi imprese, pesando solo l’11% del totale. Si evidenzia tuttavia una maturazione rilevante nell’utilizzo degli strumenti e la diffusione dei servizi Cloud aumenta in modo consistente rispetto allo scorso anno: nelle piccole imprese la percentuale di adozione passa dal 21% al 35%, mentre nelle medie imprese raggiunge il 52%, dal precedente 29%. La Ricerca di quest’anno ha visto il coinvolgimento anche delle micro imprese, dove la diffusione raggiunge il 26%. Al contrario, la percentuale di imprese che si dice non interessata ad utilizzare servizi Cloud, vale il 20% per le medie, il 49% per le piccole e il 55% per le micro». Con riferimento all’area geografica, il centro accelera rispetto allo scorso anno, divenendo l’area con maggiore adozione, seguita da vicino da nord est e nord ovest. Il sud e le isole rimangono ancora attardati con una diffusione mediamente più bassa del 10%. L’intensità di spesa, misurata come percentuale della spesa IT dedicata al Cloud, risulta, in continuità con lo scorso anno, più elevata nel nord ovest, seguita dal centro, dal nord est ed infine dal sud e isole. In conclusione, la crescita di spesa rispetto al 2016 risulta particolarmente robusta nelle aziende del centro, seguite dal nord ovest e dal sud, mentre nel nord est si assiste ad una fase di assestamento, con tassi di crescita più contenuti.

Le portanti della trasformazione digitale e il ruolo del Cloud
«Negli ultimi anni si è parlato molto di Big Data Analytics, di Internet of Things e oggi, in maniera sempre più forte di Artificial Intelligence, tutti trend alla base della trasformazione digitale delle organizzazioni - dichiara Mariano Corso, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Cloud & ICT as a Service del Politecnico di Milano -. Il Cloud, fratello maggiore di queste portanti di innovazione, si posiziona in modo ortogonale, offrendo uno strato di abilitazione a nuovi modelli di creazione del valore. L’elemento che accomuna queste portanti è la centralità del dato, dagli strumenti orientati alla raccolta, fino al suo utilizzo, in contesti di supporto decisionale tradizionale o in algoritmi automatici in grado di auto apprendere. Seguendo questa prospettiva, è possibile ricavare una spesa Cloud dedicata a questa area di circa 160 Mln di Euro, per un peso complessivo di poco inferiore al 17% della spesa in Public & Hybrid Cloud totale». Nel percorso di avvicinamento al Cloud, l’esternalizzazione delle infrastrutture su porzioni di risorse dedicate, che non rispondono quindi necessariamente alla definizione di Cloud in termini di multitenancy, self service, on demand e misurabilità, è un’opzione spesso presa in considerazione. Quest’anno l’Osservatorio ha voluto monitorare in modo esplicito questa componente, sotto il nome di Virtual Private Cloud, che si stima per il 2017 valere 520 Milioni di euro, con un tasso di crescita del 16%.