29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Strategia Cloud Italia

Cloud, firmato il contratto per realizzare il Polo Strategico Nazionale

La firma è avvenuta tra il capo del Dipartimento per la trasformazione digitale e il rappresentante legale della società di nuova costituzione, partecipata da TIM, Leonardo, CDP Equity e Sogei.

Cloud, firmato il contratto per realizzare il Polo Strategico Nazionale
Cloud, firmato il contratto per realizzare il Polo Strategico Nazionale Foto: Pixabay

MILANO - E' stato firmato il contratto per l'avvio dei lavori di realizzazione e gestione del Polo Strategico Nazionale, secondo la tempistica prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e le caratteristiche di sicurezza e sovranità dei dati definite nella Strategia Cloud Italia. Lo si legge in una nota. La firma è avvenuta tra il capo del Dipartimento per la trasformazione digitale e il rappresentante legale della società di nuova costituzione, partecipata da TIM, Leonardo, CDP Equity e Sogei.

«La firma segna un passo decisivo per l'operatività del Polo Strategico Nazionale. A meno di un anno dalla pubblicazione della Strategia Cloud Italia, entrerà in funzione uno dei primi progetti europei per il cloud pubblico che mira a garantire alla PA servizi digitali moderni e efficienti e al contempo sicuri», ha detto Paolo de Rosa, Chief Technology Officer del Dipartimento per la trasformazione digitale. «Il Polo rappresenterà una infrastruttura essenziale per la messa in sicurezza dei dati e delle infrastrutture delle amministrazioni con l'obiettivo di tutelare i dati e i servizi pubblici, in particolare modo quelli relativi alle funzioni strategiche e critiche, da ingerenze e minacce esterne», ha aggiunto.

«Grazie al PNRR - ha sottolineato - facciamo un passo avanti fondamentale per lo sviluppo digitale del Paese, dando alle amministrazioni la possibilità di utilizzare le migliori tecnologie di private e public cloud disponibili e assicurare al contempo alti livelli di cybersecurity e tutela della privacy».

Il progetto su cui si è basata la gara, con base d'asta pari a 4,4 miliardi di euro e assegnazione finale inferiore a 2,7 miliardi di euro, è stato approvato dal Dipartimento per la trasformazione digitale a dicembre 2021. La procedura si è conclusa a seguito dell'esercizio di prelazione da parte dell'operatore economico promotore del progetto di costituzione del Polo Strategico.

Emanuale Iannetti designato a.d. Polo Strategico Nazionale

TIM, Leonardo, Cassa Depositi e Prestiti e Sogei hanno designato Emanuele Iannetti amministratore delegato della società che realizzerà il progetto del Polo Strategico Nazionale per i servizi cloud della P.A.. E' quanto si legge in un comunicato congiunto diffuso dopo la firma, il 24 agosto, con il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri della Convenzione per l'affidamento in concessione della progettazione, realizzazione e gestione dell'infrastruttura.

Iannetti, 55 anni, proviene da Ericsson Telecomunicazioni, dove da maggio 2019 ha ricoperto l'incarico di Responsabile Area Sud Est Mediterraneo. Il manager ha iniziato la carriera nel 1989 in Telecom Company General Use Italia e ha avuto successivamente ruoli di crescente responsabilità in H3G, Nokia Siemens Networks, Siemens e Atos prima di approdare in Ericsson nel 2013.

La stipula della Convenzione, ricordano TIM, Leonardo, CDP e Sogei, è avvenuta ad esito della gara europea indetta da Difesa Servizi che lo scorso 11 luglio «è stata aggiudicata alla compagine, a valle dell'esercizio del diritto di prelazione nel rispetto della normativa e della documentazione di gara».

La concessione avrà una durata di 13 anni e i servizi saranno erogati a ciascuna amministrazione aderente per 10 anni dalla data di perfezionamento della migrazione dei dati.

«L'iniziativa - proseguono - si inserisce nel piano complessivo di accelerazione della trasformazione digitale del Paese, a garanzia della sicurezza e dell'affidabilità dei dati e per fornire servizi innovativi a cittadini e imprese, come previsto dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dagli interventi normativi in materia di infrastrutture digitali».