29 marzo 2024
Aggiornato 01:00
e-commerce

Food&Grocery, un mercato online che vale 812 milioni di euro

Nel 2017 gli acquisti via smartphone nel Food&Grocery valgono circa 200 milioni di euro, pari al 26% del totale e-commerce del comparto (erano il 18% nel 2016)

MILANO - L’alimentare è la prima voce di spesa nel paniere degli acquisti dei consumatori italiani eppure l’e-commerce in questo comparto stonata a prendere davvero il volo e non è ancora sufficientemente sviluppato nella nostra penisola: secondo Osservatori.net nel 2017 il mercato online Food&Grocery vale 812 milioni di euro (in aumento del 37%), pari allo 0,5% del totale acquisti Retail del settore.

L’alimentare nell’e-commerce
Nel 2017 gli acquisti via smartphone nel Food&Grocery valgono circa 200 milioni di euro, pari al 26% del totale e-commerce del comparto (erano il 18% nel 2016). Se aggiungiamo gli acquisti da tablet la penetrazione sale al 39% della domanda online. Nel Food&Grocery la componente principale – in termini di valore degli acquisti – è rappresentata dall’alimentare, pari al 87% del comparto, per un valore di 708 milioni di euro, in crescita del +39% rispetto al 2016. La componente Health&Care, legata ai prodotti acquistati principalmente sui siti dei supermercati e dei produttori, incide per il restante 13% del comparto e vale 104 milioni di euro, in crescita del +26%.

La copertura territoriale e la logistica
L’alimentare è composto per il 54% dai prodotti «secchi» (ossia confezionati e non soggetti a temperatura controllata, incluso il caffè), per il 31% dai prodotti «freschi» (ossia a temperatura controllata, inclusi il cibo pronto e la verdura/frutta), il 9% dalle «bevande alcoliche» (birra, vino, distillati e liquori), il 5% dalle «bevande analcoliche» (acqua, bibite e succhi) e l’1% dai prodotti «surgelati». La crescita del settore è dovuta all’avviamento e al potenziamento di iniziative della grande distribuzione, al consolidamento di interessanti progetti in ambito enogastronomia, allo sviluppo di servizi innovativi, come il same day delivery e alla rapida espansione del segmento dei piatti pronti. Nonostante questo fermento imprenditoriale, il settore rimane ancora emergente. Per superare l’esame di maturità, l’offerta Food&Grocery necessita in prima battuta di iniziative capaci di garantire sia una copertura territoriale diffusa sia una ragionevole omogeneità dei servizi proposti (da Nord a Sud e dalle grandi città alle periferie).

Migliorare la customer experience
Nel Food&Grocery, contrariamente a quanto avviene mediamente nell’e-commerce B2c italiano, sono gli operatori tradizionali (retailer e produttori) a ricoprire un ruolo dominante, con il 59% del valore delle vendite nel 2017. Tuttavia stiamo assistendo a un’inversione di tendenza dovuta alla crescita decisamente più elevata delle Dot Com. In un comparto caratterizzato da offerta molto ampia, elevata complessità di prodotto (deperibilità, fragilità, ...), alta difficoltà delle operations e della logistica, laboriosità del processo di acquisto (elevato numero di pezzi per ordine, domanda ricorsiva), diviene prioritario per gli operatori garantire una customer experience fluida, semplice ed efficace che riesca da un lato ad attrarre nuovi web shopper e dall’altro a fidelizzare quelli vecchi. Innovare e semplificare l’esperienza del cliente non significa solo migliorare le prestazioni dei «basics» (gamma, prezzo e servizio), ma anche ideare nuovi modelli di business, che prevedono l’integrazione tra canali online e fisico, e utilizzare tecnologie, come ad esempio il mobile payment e l’intelligenza artificiale.