19 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Due i posti vacanti

Direttorati ESA: entro gennaio le candidature, a marzo le nomine

Parte la sfida per gli ultimi due direttorati dell'Agenzia spaziale europea ancora in attesa di rinnovo, uno relativo ai Lanciatori e l'altro all'Osservazione della Terra, quest'ultimo con sede all'Esrin di Frascati.

ROMA - Parte la sfida per gli ultimi due direttorati dell'Agenzia spaziale europea ancora in attesa di rinnovo, uno relativo ai Lanciatori e l'altro all'Osservazione della Terra, quest'ultimo con sede all'Esrin di Frascati.

La procedura pubblica di selezione si è aperta da pochi giorni e si concluderà il prossimo 26 gennaio, termine ultimo per l'invio delle candidature. Spetterà quindi al Consiglio ESA procedere alle selezioni così da poter sottoporre una short list al direttore generale, il quale, a sua volta, presenterà al Consiglio le proposte di nomina per l'approvazione. L'iter dovrebbe concludersi a marzo 2016.

A fine novembre l'Esa ha nominato 8 dei 10 direttori: l'italiano Franco Ongaro confermato al Direttorato Tecnologia e Qualità che gestisce i laboratori di Estec in Olanda; la francese Magali Vaissiere (uscente e confermata) alle Telecomunicazioni e Applicazioni Integrate; l'olandese Paul Verhoef nuovo direttore del programma Galileo e Attività di Navigazione; per il settore Scienza lo spagnolo Alvaro Giménez Canete (uscente e confermato); il britannico David Parker all'Esplorazione Umana e Robotica dello Spazio; il tedesco Rolf Densing alle Operazioni; per il settore amministrativo, il francese Jean Max Puech alle Risorse umane, Gestione dei Siti, Finanze e Controllo; e il belga Eric Morel de Westgaver (uscente e confermato) all'Industria, Approvvigionamento e Servizi legali.

Con le procedure di selezione da poco avviate si dovranno quindi sostituire due direttori in scadenza e non più rinnovabili: il tedesco Volker Liebig, attualmente a capo dei programmi di Osservazione della Terra e dell'Esrin di Frascati, e l'olandese Gaele Winters direttore dei lanciatori.

Una partita tutta da giocare per l'Italia che è il terzo contributore dell'Agenzia spaziale europea dopo Francia e Germania e prima del Regno Unito e che ha nel suo territorio la sede dell'Esrin, il centro ESA per l'Osservazione della Terra. E Osservazione della Terra vuol dire oggi soprattutto il programma Copernicus dove l'industria italiana ha un ruolo di primo piano nella realizzazione dell'infrastruttura (è di qualche giorno fa la firma del contratto tra Thales Alenia Space Italia ed ESA per i prossimi satelliti Sentinel, Telespazio è impegnata nell'elaborazione dei dati, Selex ES costruirà i sensori per le nuove sentinelle senza contare le imprese coinvolte nell'indotto) e guarda con estremo interesse alle applicazioni. Italia che, al momento, guida un solo direttorato Esa.

Non è un caso quindi che, subito dopo la tornata di nomine di fine novembre, Maurizio Fargnoli, presidente di Asas (Associazione per i servizi, le Applicazioni e le Tecnologie Ict per lo Spazio) abbia lanciato a nome dell'industria del settore un appello al governo affinché presenti una candidatura forte per la direzione dell'Osservazione della Terra.

Ad oggi, due direttori sono tedeschi (uno è Liebig, in scadenza), due francesi, due olandesi (uno è Winters, in scadenza), uno italiano, uno spagnolo, uno inglese e uno belga.