29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Per l'Occidente sono "illegittime"

Siria al voto, l'opposizione attacca: «È una farsa»

La popolazione di circa il 60% del territorio del Paese è chiamata ai seggi per un voto fortemente contestato dall'opposizione e dai Paesi occidentali. Solo la Russia di Putin giudica le elezioni "conformi alla Costituzione siriana attuale"

DAMASCO - Si sono aperte questa mattina alle 7 le urne per le elezioni legislative nelle regioni della Siria controllate dal regime di Bashar al Assad. La popolazione di circa il 60% del territorio del Paese è chiamata ai seggi per un voto fortemente contestato dall'opposizione e dai Paesi occidentali: le urne resteranno aperte per 12 ore, a meno che la commissione elettorale non decida "in ragione dell'affluenza" di prolungare l'apertura.

Le seconde elezioni dall'inizio della guerra nel 2011
Secondo gli esperti i risultati di queste votazioni, le seconde dall'inizio della guerra nel 2011, dovrebbero essere simili a quelli delle elezioni del maggio 2012. Per la prima volta, numerosi partiti erano stati autorizzati a partecipare, ma il partito Baas aveva ottenuto la maggioranza dei 250 seggi.

Ad Aleppo nessuno voterà
Nei quartieri di Aleppo, roccaforte dell'opposizione, nessuno andrà a votare. "Si tratta di una farsa. Non credo in queste elezioni e non hio creduto nemmeno in quelle precedenti" dice un meccanico. "Queste elezioni sono illegittime perché non sono fatte per avere il voto di tutto il popolo - spiega un'insegnante - Gran parte dei siriani ha già rifiutato il regime e non lo riconosce più".

L'Occidente: "Sono illegittime». Unica eccezione, la Russia
Le elezioni sono giudicate "illegittime" anche dai Paesi occidentali. Unica eccezione, la Russia, grande alleata del presidente siriano, che le giudica "conformi alla Costituzione siriana attuale». Da parte loro, le Nazioni Unite stanno facendo pressioni da tempo per elezioni generali nel 2017.