5 maggio 2024
Aggiornato 19:30
Relazioni USA-Russia

Joe Biden: «Vladimir Putin è un killer». La replica di Mosca: «Un attacco a tutta la Russia»

A meno di due mesi dall'insediamento, il presidente americano ha attaccato senza mezzi termini il suo omologo russo definendolo «un assassino» e promettendo che «pagherà»

Il Presidente americano Joe Biden con il suo omologo russo, Vladimir Putin
Il Presidente americano Joe Biden con il suo omologo russo, Vladimir Putin Foto: White House

Si apre un nuovo scontro tra Mosca e Washington. A meno di due mesi dall'insediamento di Joe Biden, il presidente americano ha attaccato senza mezzi termini il suo omologo russo, Vladimir Putin, definendolo «un assassino» e promettendo che «pagherà» per le presunte interferenze nelle presidenziali americane del 2020, come rivelato dall'intelligence Usa.

In un'intervista ad Abc Biden ha dichiarato che Putin «pagherà», «abbiamo avuto una lunga conversazione (a fine gennaio), io e lui...lo conosco abbastanza bene. La conversazione è iniziata così: io ho detto 'io ti conosco e tu conosci me. Se verificherò che è successo, sii preparato'», ha detto Biden.

Le dichiarazioni del numero uno della Casa Bianca arrivano all'indomani della diffusione del rapporto dell'intelligence Usa, in base al quale Putin autorizzò la strategia per denigrare Biden a vantaggio di Donald Trump alle presidenziali, istillando la sfiducia nel sistema elettorale.

La reazione di Mosca alle parole di Biden non si è fatta attendere. Le dichiarazioni sul capo di stato russo sono «un attacco ai russi» e una reazione «isterica dovuta all'impotenza» degli Stati Uniti, ha scritto sul suo canale Telegram il presidente dalla Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, Vyacheslav Volodin.

«Biden ha insultato i cittadini del nostro Paese con la sua dichiarazione», «Putin è il nostro presidente, gli attacchi contro di lui sono attacchi alla Russia», il leader «di un Paese che si proclama un difensore dei principi democratici e della moralità non può comportarsi così. Nessuno è autorizzato a parlare del nostro capo di stato in questo modo».

E sulle accuse mosse dal report di intelligence aveva risposto in mattinata il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov che ha affermato che Mosca non ha cercato di influenzare le elezioni presidenziali americane, definendo infondato il rapporto. «Non siamo d'accordo con le conclusioni di questo rapporto per quanto riguarda il nostro paese. La Russia non ha interferito nelle elezioni precedenti e non ha interferito nelle elezioni menzionate in questo rapporto nel 2020. La Russia non ha nulla a che fare con le campagne contro i candidati. A questo proposito, consideriamo questo rapporto errato, è assolutamente infondato», ha detto Peskov ai giornalisti.

Il portavoce del Cremlino ha anche notato che negli ultimi anni ogni presidente degli Stati Uniti ha iniziato il proprio mandato con l'imposizione di sanzioni contro Mosca, aggiungendo che le azioni degli oppositori della Russia sono «difficili da prevedere».

Gli obiettivi della Russia non si limitavano a danneggiare la candidatura di Biden e ad aiutare la candidatura per la rielezione di Trump, afferma il rapporto, poiché l'intelligence americana ha scoperto che Mosca avrebbe anche cercato di minare «la fiducia del pubblico nel processo elettorale e di esacerbare le divisioni sociopolitiche negli Stati Uniti».

Mosca richiama ambasciatore negli USA

La Russia ha annunciato di aver richiamato a Mosca il suo ambasciatore a Washington per consultazioni sui suoi legami con gli Stati Uniti, ma ha sottolineato di voler prevenire un «deterioramento irreversibile» delle relazioni. L'annuncio del ministero degli Esteri russo è arrivato dopo che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto che la Russia «pagherà un prezzo» per l'ingerenza nelle elezioni statunitensi e concorda con la valutazione che il suo omologo russo Vladimir Putin è un «assassino».

«L'ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, è stato invitato a venire a Mosca per consultazioni condotte con l'obiettivo di analizzare cosa si dovrebbe fare e dove andare nel contesto dei rapporti con gli Stati Uniti», ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in una dichiarazione. Zakharova ha detto che la cosa più importante per Mosca è determinare come ricucire i legami russo-americani «che sono stati sostanzialmente portati in un vicolo cieco da Washington negli ultimi anni».

La portavoce ha detto che la Russia è interessata a prevenire il «deterioramento irreversibile delle relazioni bilaterali se gli americani capiscono i rischi associati» a questo. Il ministero degli Esteri non ha fatto allusioni alle osservazioni di Biden su Putin, ma ha detto che Mosca voleva analizzare i risultati dei primi 100 giorni di mandato di Biden.

(con fonte Askanews)