29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
Presidenziali USA 2020

Primarie democratiche, Sanders non molla e attacca Biden

Sanders ha diffuso un nuovo spot elettorale che alterna sue immagini con lo slogan «feel the Bern» a immagini d'archivio dell'ex presidente Barack Obama che tesse le sue lodi

Bernie Sanders e Joe Biden
Bernie Sanders e Joe Biden Foto: ANSA

NEW YORK - Arrivato secondo a conclusione del Super Martedì delle primarie democratiche degli Stati Uniti, il candidato della «sinistra» Bernie Sanders non molla e lancia una offensiva contro Joe Biden, l'ex vicepresidente che lo distacca adesso, ma di poco, nel computo dei delegati. Sanders ha diffuso un nuovo spot elettorale che alterna sue immagini con lo slogan «feel the Bern» a immagini d'archivio dell'ex presidente Barack Obama che tesse le sue lodi, come a distaccare il rivale Joe Biden dall'impatto dell'ultimo presidente democratico.

La battaglia delle primarie non finisce qui. Ci sono quattro candidati ancora in gara dopo la rinuncia di Pete Buttigieg, della senatrice del Minnesota Amy Klubacher e del miliardario Michael Bloomberg (entrambi hanno offerto il loro sostegno a Biden). Sono in lizza infatti oltre a Biden e Sanders anche la senatrice del Massachussets Elizabeth Warren e la deputata delle Hawaii Tulsi Gabbard (che appare fuori gara).

I tre veramente in corsa, Biden - campione moderato del partito - , Sanders e Warren (la quale ha annunciato che sta 'valutando' il da farsi) hanno già impegnato molto denaro. La campagna Sanders ha spot radio e TV per circa 5,3 milioni di dollari in dieci Stati diversi. Elizabeth Warren ha impegnato già circa 1,7 milioni di in 11 Stati. Joe Biden - il candidato ormai appoggiato anche ufficialmente dai notabili del Partito democratico - ha impegnato per ora altri 1,1 milioni di dollari in tre Stati.

Joe Biden vince anche in Maine

Joe Biden vince anche in Maine. Con un vantaggio minimo - appena il 34% rispetto al 33%, 66.619 voti contro 64.481 per Bernie Sanders - l'ex vicepresidente candidato alla Casa Bianca si aggiudica anche l'ultimo Stato in gioco nelle primarie del Super Tuesday. Bernie Sanders aveva vinto il Maine con il 64% di fronte a Hillary Clinton nel 2016.

Lo Stato conta 24 delegati nella corsa per le primarie democratiche. Inoltre il Maine è uno Stato progressista, geograficamente vicino al Vermont di Sanders; la vittoria del moderato Biden è particolarmente bruciante, tanto più che l'ex vicepresidente praticamente non aveva investito né in strutture né in spot elettorali nello Stato, dove in febbraio era dato appena al 12%. La vittoria di Biden si aggiunge alla stellare, inattesa performance dell'ex vicepresidente martedì 3 marzo: in tutto Biden ha conquistato 10 dei 14 Stati in lizza.

Elizabeth Warren «valuta» se proseguire la campagna presidenziale

La candidata democratica alla Casa Bianca Elizabeth Warren sta «valutando» se proseguire la sua campagna elettorale; all'indomani del deludente risultato del Super Martedì (non ha vinto in nessuno dei 14 Stati al voto per le primarie, neanche nel suo Massachussets), l'annuncio arriva da varie fonti del suo staff alla stampa Usa. In una email ai membri dello staff, il direttore della campagna Roger Lau ha ammesso che è «ovviamente delusa». «Si prenderà il suo tempo per pensare al modo giusto per proseguire questa battaglia».

La senatrice Warren è l'ultima donna in lizza dopo la rinuncia di Amy Klubacher, che si è chiamata fuori alla vigilia del Super Tuesday dando il suo appoggio all'ex vicepresidente Joe Biden. Proprio il liberal Biden è il vincitore del martedì, di stretta misura su Bernie Sanders, mentre il milionario Michael Bloomberg ha annunciato oggi il suo ritiro dopo una campagna fugace, e anche luiha promesso di appoggiare l'ex vicepresidente di Obama. L'età media dei candidati democratici ormai rasenta gli 80 anni. Mentre tutto il partito ufficialmente ormai pare scegliere Biden per sfidare Donald Trump, Bernie Sanders non ha ancora gettato la spugna.