«L'imbroglio» dell'immigrazione: «Ecco come qualche Paese europeo cercava di fregare l'Italia»
La denuncia di Laura Ferrara, europarlamentare 5 stelle del gruppo Europa della Libertà e della Democrazia Diretta
BRUXELLES - «Nel botta e risposta di questi giorni tra Italia e l'Unione europea sulla gestione dei flussi migratori, ecco emergere a chiare lettere ciò che abbiamo sempre denunciato». Inizia così la denuncia di Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 stelle e del gruppo Europa della Libertà e della Democrazia Diretta. «Mentre il Partito democratico e Forza Italia nei mesi scorsi hanno sbandierato la riforma di Dublino approvata dal Parlamento Europeo come rivoluzione copernicana, continuando a tacciare il M5S di incoerenza per aver 'inspiegabilmente' (a loro dire) votato contro la proposta di un meccanismo di ricollocazione (a loro dire) automatico», venerdì gli 'sherpa dei governi volenterosi' - come li ha definiti La Stampa - hanno messo le cose in chiaro: «Un conto è ricollocare chi ha diritto all'asilo (pur in assenza di obblighi giuridici); un altro è redistribuire automaticamente tutti i migranti che arrivano in Italia. Non lo vuole la Francia, ma nemmeno l'Olanda o la Germania (che ancora attende dall'Italia un accordo sui movimenti secondari). Idem la Spagna (...) e gli austroungarici (...)».
La rabbia del M5s contro «l'imbroglio»
«È chiaro a tutti, ora, che la riforma di Dublino approvata dal Parlamento europeo prevede un ricollocamento filtrato e non automatico? È chiaro a tutti che l'intenzione è di lasciare i cosiddetti migranti economici in Italia?». Queste le dure domande di Laura Ferrara, ch spiega come «questo è il concetto di 'cooperazione e solidarietà' sul tema migrazione che vige in UE, concetto che evidentemente Pd e Forza Italia continuano ad assecondare o ingenuamente, convinti di aver fatto un buon lavoro (sic!), o scientemente, al fine di ricostruirsi una nuova verginità dopo i danni fatti in passato e cavalcare questo tema per la campagna elettorale».
L'impegno del M5s
«Da parte nostra» spiega Ferrara «continueremo a lavorare per una vera e propria riforma del sistema comune europeo di asilo, chiedendo l'istituzione di vie legali di accesso all'UE, un meccanismo automatico di ricollocazione dei migranti e garantendo una piena e corretta interpretazione di quanto previsto dal Trattato sul funzionamento dell'UE. L'UE deve essere una comunità, un'unione di popoli a garanzia dei diritti fondamentali di tutti, non un gioco di ruolo tra forti e deboli».
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