5 maggio 2024
Aggiornato 14:30
Immigrazione

Migranti, scintille Italia-Austria. Farnesina convoca ambasciatore austriaco a Roma

Si alza la tensione tra Italia e Austria, dopo che Vienna ha minacciato di schierare le truppe al confine per non far passare i migranti. E la Farnesina convoca l'ambasciatore austriaco a Roma

ROMA - Dopo che anche l'Austria, in seguito alle iniziative di Francia e Spagna, ha voltato le spalle all'Italia sull'immigrazione minacciando di schierare l'esercito al confine, a parlare è il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, intervenuto alla plenaria dell'Europarlamento di Strasburgo sui risultati della presidenza semestrale di turno maltese del Consiglio europeo. «Vogliamo rimanere solidali soprattutto con l'Italia che in materia di politica migratoria dà prova di un atteggiamento eroico. Lo abbiamo detto, io e il primo ministro maltese, fin dall'inizio della crisi: la solidarietà è d'obbligo», ha detto. 

Lo scontro Juncker-Tajani
Juncker è intervenuto alla plenaria sui risultati della presidenza semestrale di turno maltese del Consiglio europeo, dov'era in discussione un nuovo «codice di condotta», elaborato dall'Italia, per le Ong impegnate nei salvataggi nel Mediterraneo e nuovi finanziamenti per i rimpatri. Un intervento che ha avuto anche attimi di tensione quando Juncker, alterato per l'aula semi-deserta, ha dato dei «ridicoli» agli europarlamentari, suscitando la reazione del presidente dell'eurocamera, Antonio Tajani.

Scintille tra Italia e Austria
Tutto questo mentre in Europa s'infiamma il dibattito sull'emergenza migranti. L'Austria ha fatto sapere di voler rinforzare i propri confini sul Brennero, anche con l'utilizzo di truppe e mezzi blindati se necessario, per bloccare i migranti in arrivo dall'Italia. Una dichiarazione che ha mandato su tutte le furie il governo. La Farnesina ha immediatamente convocato l'Ambasciatore austriaco a Roma, René Pollitzer per chiarimenti in merito. Anche il ministro dell'Interno, Marco Minniti si è detto «sorpreso» della presa di posizione austriaca e ha dichiarato che «se l'iniziativa non verrà corretta, comporterà inevitabili ripercussioni per Vienna».

Vienna: difendere i confini è giusto e necessario
Il ministro degli Esteri austriaco, Sebastian Kurz, dal canto suo, ha ribadito che non solo è giusto ma necessario difendere i confini con l'Italia sottolineando che l'obiettivo generale dell'Europa in materia di migranti dev'essere la chiusura della rotta del Mediterraneo. Nelle scorse ore, il Ministro della Difesa austriaco Hans Peter Doskozil ha annunciato che «molto presto» Vienna avrebbe ristabilito i controlli al Brennero e dispiegato soldati alla frotiera con l'Italia se l'afflusso di migranti non fosse rallentato. Secondo il quotidiano austriaco Kronen Zeitung, 750 soldati sono stati messi in preallerta mentre 4 veicoli blindati sono già in Tirolo da domenica. Quindi, in un colloquio con l'agenzia stampa austriaca Apa, il ministro degli Esteri, Sebastian Kurz, ha detto che l'obiettivo generale dell'Europa in materia di migranti deve essere la chiusura della rotta della Mediterraneo. Per il ministro conservatore è "non solo giusto ma anche necessario" che vengano fatti dei preparativi per i controlli ai confini con l'Italia. 

Kurz: leale dire all'Italia che difenderemo i confini
Kurz ha detto che considera «leale» dire adesso in modo chiaro all'Italia e all'Europa: «Ci prepariamo e difenderemo i nostri confini se sarà necessario». Secondo il capo della diplomazia austriaca nessuno può permettersi di accusare Vienna: «Abbiamo accolto più persone di quasi qualsiasi altro Paese in Europa» e aggiunge che Bruxelles deve mettere in chiaro che un salvataggio nel Mediterraneo non significa un biglietto per l'Europa. Le opzioni sono due - riporta l'Apa: o si riportano i migranti nei loro paesi oppure debbono essere fermati ai confini esteri o portati su isole come Lampedusa. Il governatore del Tirolo austriaco, Guenther Platter, ha accolto con entusiasmo gli annunciati controlli al valico: «Sono necessari segnali chiari all'Italia e ai migranti che attraverso il Brennero non si passa».

Sull'argomento è intervenuto anche il Commissario europeo per le migrazioni, Dimitris Avramopoulos secondo il quale «è giunta l'ora per l'Europa di aumentare i rimpatri dei migranti a fronte di una situazione in Italia non più sostenibile».