20 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Immigrazione

Migranti, dopo Francia e Spagna anche l'Austria ci scarica: pronti a schierare l'esercito

Dopo Spagna e Francia, anche l'Austria volta le spalle all'Italia sull'emergenza migratoria. E annuncia di essere pronta a schierare l'esercito per impedire che i migranti oltrepassino il confine

Il confine del Brennero
Il confine del Brennero Foto: ANSA/IRIS GARAVELLI ANSA

ROMA - Mentre l'Italia si affanna a trovare una soluzione alla crisi migratoria, cercando inutilmente di ottenere solidarietà dall'Europa, l'Austria minaccia di mettere in campo l'esercito per bloccare i migranti in attivo dal Belpaese: la questione «dei controlli è di grande attualità», ha dichiarato il ministro della Difesa Hans Peter Doskozil in un'intervista pubblicata ieri dal sito del quotidiano Kronen Zeitung. «Un'operazione di assistenza» dell'esercito, secondo il ministro, sarà «indispensabile se l'afflusso verso l'Italia non diminuisce».

Dopo Francia e Spagna, anche l'Austria ci volta le spalle
L'Austria già nel 2015, all'epoca della grande ondata di migranti dalla 'via balcanica' verso la Germania, aveva introdotto controlli e blocchi alla frontiera con la Baviera, poi aveva minacciato la costruzione di un muro al Brennero, per chiudere l'ingresso dal Sud dei profughi. La questione si era poi risolta con un rafforzamento dei controlli su entrambi i lati della frontiera austro-italiana.  Ora un rapporto della Difesa di Vienna prospetta la messa in campo di 750 soldati per sigillare eventualmente la frontiera con l'Italia. Una minaccia che arriva non a caso alla vigilia del vertice dei ministri dell'Interno Ue a Tallinn, che si ritrovano il 6 luglio con l'emergenza sbarchi in Italia sul tavolo. Ieri da Bruxelles si è appreso che anche Francia e Spagna sono poco propensi a dare una mano all'Italia sulla questione più urgente e più scottante: l'eventuale apertura dei loro porti alle imbarcazioni cariche di migranti che ogni giorno approdano nel Sud italiano.

Avramopoulos: lavorare a monte del flusso
Intanto, in un'intervista al quotidiano francese Le Figaro,  il commissario europeo Dimitris Avramopoulos dichiara: «La nostra priorità è lavorare a monte per ridurre il flusso di migranti verso l'Italia ed evitare tragedie nel Mediterraneo». «Oggi l'Italia - dice Avramopoulos - si trova in una situazione delicata e noi la aiuteremo. E' quello che già facciamo politicamente, finanziariamente, materialmente. Abbiamo ottenuto risultati, ma dobbiamo raddoppiare gli sforzi per ridurre significativamente il flusso». Il commissario europeo «bacchetta» anche Parigi: «la Francia si è mostrata molto responsabile fin dall'inizio, ed è anche sotto pressione, in particolare a Calais. Ma può impegnarsi di più».E aggiunge: «La situazione è insostenibile - ha detto - urgono risposte». Per i contributi al fondo per l'Africa, ha poi aggiunto, Roma ha sbloccato 4 milioni di euro, la Germania 50 milioni e la Francia solo 3. «E' una cifra troppo bassa», ha commentato.