24 aprile 2024
Aggiornato 08:30
'Già indagato come figura periferica'

Attentato Londra, May: attentatore era noto ai servizi segreti

La premier britannica Theresa May ha dichiarato che l'attentatore che ieri ha ucciso tre persone era noto ai servizi segreti

LONDRA - La premier britannica Theresa May ha dichiarato, parlando alla Camera dei Comuni, che l'attentatore che ieri ha ucciso tre persone «era noto» ai servizi dell'MI5 ed era stato posto sotto indagine in precedenza come «figura periferica». Il livello di minaccia resta «alto» e questo significa che un altro attacco è ritenuto probabile ma non verrà ulteriormente innalzato perché non ci sono notizie di intelligence di attentati imminenti.

I feriti
May ha riferito che i feriti includono 12 cittadini britannici, tre francesi, due romeni, quattro sudcoreani, un tedesco, un cinese, un'italiana e due greci. L'attentatore «ha agito da solo» e, ha dichiarato la premier, è di origine britannica.

La dinamica
May ha spiegato che non può rilevare alcuni dettagli delle indagini, ma ha confermato che l'assalitore ha lanciato l'auto contro i pedoni sul Westminster Bridge e dopo ha tentato di entrare nell'edificio del Parlamento. In questo frangente Palmer, definito dalla premier «un eroe», è stato ucciso.

Democrazia a rischio?
 La premier britannica ha denunciato che l'attentato di Londra è stato un attacco terroristico che ha tentato di colpire la democrazia, scrive il Guardian. «E' stato un attacco alle persone libere di tutto il mondo», ha detto parlando alla Camera dei Comuni.  May ha aggiunto che «ieri abbiamo visto il peggio dell'umanità, ma ricorderemo il meglio. Ricorderemo gli sforzi per salvare la vita dell'agente Keith Palmer, anche da parte di Tobias Ellwood».

Servizio d'emergenza
La premier britannica ha plaudito al servizio d'emergenza, ai soccorsi, e ai «milioni di persone che stanno tornando alla vita di tutti i giorni. Persone che saliranno su autobus e treni per venire a Londra mentre parlo, per vedere la migliore città del mondo. Questa è la risposta che dimostra che non ci arrenderemo al terrorismo».