Usa, Ross attacca Pechino: «La Cina è il Paese più protezionista tra le grandi economie»
Un altro colpo diretto al Dragone giunge dalla nuova amministrazione Trump. Secondo il futuro segretario al Commercio degli Stati Uniti, Wilbur Ross, la Cina è il paese più protezionista al mondo
NEW YORK - Le parole del futuro segretario al Commercio degli Stati Uniti, Wilbur Ross, stanno facendo crescere le tensioni tra Stati Uniti e Cina. Si tratta del commento del miliardario scelto da Donald Trump davanti al Senato dove ieri erano in corso le discussioni per confermare o meno Ross alla guida del Commercio. Pechino, ha detto l'uomo d'affari, è la grande economia «più protezionista» al mondo.
Un altro colpo diretto al Dragone
Un colpo diretto alla Cina, mentre in questi giorni da Davos, in Svizzera, il presidente Xi Jinping si è presentato come il principale sostenitore della globalizzazione. Ma quella di Ross è solo dell'ultima sberla in faccia al paese orientale. Cosa che ha già fatto squillare i campanelli d'allarme: ci sarà una guerra del commercio tra Cina e Stati Uniti sotto la presidenza Trump? Molti analisti lo pensano, guardando in che modo il presidente sta preparando il suo terreno. «Tendono a parlare di mercato libero più che a metterlo in pratica veramente», ha detto Ross davanti al Senato.
La Cina è il paese più protezionista del mondo
Proprio a Davos Xi aveva aperto la conferenza davanti ai più illustri economisti del mondo condannando il protezionismo, nel tentativo di prendere la leadership globale dell'economia dopo che con Trump gli Stati Uniti potrebbero chiudersi sempre più. Ross ha anche dovuto tranquillizzare i Senatori su alcune posizioni espresse da Trump. «Non sono contro il commercio - ha detto - sono a favore del commercio. Ma sono a favore di un commercio ragionevole, non a favore di un commercio che va a svantaggio dei lavoratori americani e dell'industria americana».
Trump prepara il terreno per lo scontro diretto
Ross ha infine parlato dei dazi doganali che «avranno un ruolo importante nel correggere le pratiche inappropriate", ha aggiunto. Proprio sulla Cina, Trump aveva avvertito che imporrà il 45% di dazi sui prezzi dei prodotti cinesi che entrano in America. E ha anche minacciato di stabilire dazi del 35% con il Messico, che invece grazie al Nafta, firmato nel 1994 da Bill Clinton, gode della assenza di tariffe. Proprio sul Nafta Ross ha ricordato che ridiscuterà in dettagli con il Canada e con il Messico. Nel frattempo l'economia cinese continua a rallentare. Gli obiettivi di crescita del Pil sono stati raggiunti e sono in linea con le previsioni, ma si tratta dei dati più bassi degli ultimi 25 anni.
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