La Russia continua ad amare Putin, e il suo «sangue freddo» nonostante la crisi economica
In flessione rispetto a un anno fa, ma comunque su percentuali bulgare: il consenso dei russi per l'attività di Vladimir Putin come presidente della Federazione russa al momento è all'82%
MOSCA - In flessione rispetto a un anno fa, ma comunque su percentuali bulgare: il consenso dei russi per l'attività di Vladimir Putin come presidente della Federazione russa al momento è all'82%. Lo rende noto il centro di sondaggi Levada dopo un'indagine condotta in questi giorni. Il 17% degli intervistati ha dichiarato che non approva il capo dello Stato, l'1% ha trovato difficoltà a prendere posizione.
Piccoli cambiamenti
I dati di oggi sono cambiati un po' rispetto alla rilevazione di giugno (81% pro, 18% anti). In generale, quest'anno l'approvazione per Putin nel Paese è sempre stata sull'80-82%. Tuttavia, rispetto allo scorso anno soddisfatto il lavoro di Putin perde approvazione, in particolare rispetto all'89% del mese di giugno 2015.
Qualche perplessità, ma sostanziale fiducia
Ridotto anche il numero di coloro che pensano che le cose nel paese che vadano nella giusta direzione. Nel sondaggio odierno è del 46%, un mese prima era del 50%, e nel luglio dello scorso anno del 59%. Allo stesso tempo, Putin è in cima incondizionatamente all'elenco dei politici più fidati: con un significativo 53%, dopo di lui il ministro della Difesa Sergei Shoigu (24%) e il ministro degli Esteri Sergei Lavrov (21%).
Il Financial Times apprezza Putin
Sono dati significativi, anche perché giungono in un periodo non certo roseo in campo economico. Ma lo spirito russo, si sa, si fa difficilmente scoraggiare dalle difficoltà. Ad ammetterlo addirittura il Financial Times (quotidiano non certo russofilo), che ha puntualizzato come il capo del Cremlino sia riuscito a condurre i giochi con una straordinaria calma (che il quotidiano contrappone a una certa «aggressività» in politica estera) e a un'efficace difesa. Il tutto, nonostante contingenze sfortunate quali le sanzioni occidentali, il crollo del rublo e del prezzo del petrolio.
Superare le difficoltà
Nonostante le difficoltà economiche, la Russia nel 2014 e 2015 ha infatti pagato oltre 200 miliardi di debito estero. Il livello della disoccupazione è rimasto pressoché invariato e, inoltre, Mosca è riuscita a ridurre sostanzialmente l'inflazione annua e a diminuire il volume dei capitali in fuga all'estero. Negli ultimi anni la Russia ha sostenuto con successo la stabilità economica, impresa per la quale Putin - secondo il Financial Times - merita «alto apprezzamento». Questo, unito alle prove di forza in politica estera che hanno riconsegnato Mosca al tavolo dei grandi, può spiegare in parte l'alto gradimento di cui Putin gode ancora in patria.
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