Brexit, è a rischio il diritto dei cittadini Ue di vivere e lavorare nel regno Unito
Il progetto dei leader pro-Brexit, qualora vincessero la prova elettorale, è quello di sopprimere il diritto dei cittadini Ue di poter lavorare e vivere nel Regno Unito senza adeguate qualifiche linguistiche e professionali. Gli over 60 saranno decisivi nel determinare il risultato del referendum
LONDRA - I leader dei pro-Brexit hanno presentato oggi un progetto di inasprimento della politica migratoria del Regno Unito verso i cittadini Ue sul modello australiano. Piano che intendono applicare se vinceranno il referendum del 23 giugno e le prossime elezioni legislative.
Il progetto dei leader pro-Brexit
A venti giorni dal voto, i leader del pro-Brexit tirano fuori il loro asso nella manica per conquistare gli indecisi. «Alle prossime elezioni politiche creeremo un vero sistema di immigrazione a punti sul modello australiano», scrivono in un comunicato congiunto l'ex sindaco di Londra, Boris Johnson, che spera di succedere al Primo ministro David Cameron al 10 di Downing Street, il guardasigilli Michael Gove, la ministra del Lavoro Priti Patel e la deputata Gisela Stuart.
Verso il modello austriaco
«Il diritto automatico di cui dispongono tutti i cittadini Ue di venire a vivere e a lavorare nel Regno Unito sarà soppresso", aggiungono, sottolineando che i cittadini Ue già residenti nel Regno saranno esentati dal provvedimento. In questo nuovo sistema, ispirato dalla politica migratoria molto restrittiva di Canberra, le domande per i permessi di soggiorno e di lavoro nel Regno saranno selezionate in funzione della competenza e delle qualifiche del richiedente «senza discriminazione di nazionalità».
Gli over 60 saranno decisivi
Per ottenere un permesso di lavoro, i migranti economici dovranno essere qualificati per il posto per il quale si candidano, scrivono ancora i sostenitori di una uscita del Regno Unito dall'Ue e precisano che una «buona conoscenza dell'inglese» potrà essere richiesta per alcuni posti di lavoro. Dopo la notizia ripresa dal Financial Times, secondo la quale potrebbe essere determinante al referendum la fascia d'età over 60, favorevole al Brexit, la nuova proposta dei leader antieuropeisti preoccupa tutta la comunità europea.
(con fonte Afp)
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