25 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Brennero ancora infuocato

Migranti, Vienna denuncia: «L'Italia non mantiene la parola». E schiera 80 poliziotti al Brennero

Ancora tensione tra Roma e Vienna. A solo una settimana dalla visita del ministro Alfano, l'Austria registra un incremento di ingressi di migranti dall'Italia, e dà il via ai controlli

VIENNA - Ancora tensione tra Italia e Austria. Questa volta la miccia è stata accesa dal governatore del Tirolo, Guenther Platter, in seguito alle diverse segnalazioni giunte negli ultimi giorni sull'aumento di profughi nella zona del valico di frontiera con l'Italia di passo del Brennero. «L'Italia non ha mantenuto le promesse. Non accetterò che gli italiani distribuiscano inefficaci tranquillanti su presunti controlli e da noi il numero di ingressi illegali aumenta nuovamente. Erano serie le promesse da parte del ministero degli Interni italiano di effettuare i controlli sui migranti oppure uno stratagemma per impedire l'attivazione del management austriaco al confine del Brennero?».

Ancora tensione
A nulla sono valse, dunque,le recenti rassicurazioni del ministro dell'Interno Angelino Alfano, che ha dichiarato che l'Italia attuerà i controlli necessari a non far lasciare ai migranti il nostro Paese. Al contrario: le autorità austriache, da Platter a Karl Muehlsteiger, sindaco di Gries am Brenner, il primo paese in territorio austriaco dopo il confine, sostengono che nell'ultima settimana il numero di migranti entrato illegalmente in Austria è aumentato. Proprio per questo, il ministro degli Interni austriaco Wolfgang Sobotka ha deciso che da martedì alla frontiera di passo del Brennero, l'Austria rafforzerà la presenza con l'invio di ulteriori 80 poliziotti. Si sono placate da poco le polemiche a proposito della possibile costruzione di un muro al Brennero, con l'Austria infine decisa a fare un passo indietro. Lo stesso Platter ha affermato che «la situazione sarà seguita da vicino e se i transiti non autorizzati della frontiera dovessero aumentare, i controlli al Brennero dovranno essere auto-attivati».

Presto i controlli
Vienna, dunque, non sembra disposta a mollare la presa sulla questione. Il piano di controlli annunciato alcune settimane fa potrebbe dunque entrare in funzione molto presto: in autostrada, il dispositivo scatterà subito dopo la galleria (in territorio italiano) che collega l'Italia con l'Austria. Il traffico sarà rallentato fino ad una velocità massima di 30 chilometri orari e, a sua volta, incanalato su quattro corsie, due per autovetture e moto, altrettanti per i mezzi pesanti. La polizia austriaca al confine controllerà le persone e, quelle ritenute 'sospette', saranno deviate nella vicina area predisposta all'identificazione. Sulla strada statale il controllo sarà unico. Il tutto, mentre la tensione nel Paese sale, in attesa dell'appuntamento elettorale di domani per eleggere il capo dello Stato. Che al primo turno, aveva registrato un'inarrestabile ascesa del candidato di estrema destra.