18 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Per sistema più equo di ripartizione rifugiati fra Stati membri

Migranti, finalmente si riforma il trattato di Dublino?

La Commissione Ue oggi pone le basi per poter riformare il controverso trattato di Dublino, che obbliga i migranti a fare richiesta d'asilo nel primo Paese sicuro d'arrivo. Che spesso è l'Italia

BRUXELLES - La Commissione europea presenterà, oggi a Bruxelles, un nuovo pacchetto riguardante la politica comune di immigrazione e asilo dell'Ue, che conterrà in particolare due opzioni per la riforma dell'attuale «sistema di Dublino», dimostratosi del tutto inadeguato a governare la crisi dei rifugiati.

L'Esecutivo comunitario aveva promesso di presentare una proposta di modifica del Regolamento di Dublino, in vigore dal 1997, al fine di stabilire un sistema permanente più equo per la ripartizione dei rifugiati fra tutti gli Stati membri. Il sistema di Dublino scarica sul solo Paese di primo approdo dei migranti irregolari la responsabilità e l'onere di esaminare le domande dei richiedenti asilo, e di accogliere e stabilire sul proprio territorio coloro che ottengono lo status di rifugiati.

Prima fase
Oggi, tuttavia, non sarà varata nessuna proposta formale di modifica legislativa; la Commissione pubblicherà invece una «comunicazione» contenente due opzioni politiche: da una parte, una vera e propria riforma radicale del regolamento di Dublino, che in pratica sarebbe abrogato e sostituito con un nuovo sistema di norme, e con un meccanismo di ripartizione dei rifugiati «automatico», che verrebbe applicato da un'Agenzia comunitaria dell'Asilo con poteri decisionali molto rafforzati rispetto a quelli attuali; dall'altra, un emendamento del sistema attuale meno radicale, con l'aggiunta di un meccanismo correttivo di ripartizione, simile all'attuale schema dei «ricollocamenti» («relocation»), che è stato deciso - e finora scarsamente applicato - per le situazioni d'emergenza verificatesi in Italia e Grecia, e che riguarda per ora solo 160.000 rifugiati approdati nei due paesi.

Seconda fase
La vera e propria proposta legislativa, che seguirà una delle due opzioni, sarà presentata dalla Commissione probabilmente prima dell'estate e terrà conto delle posizioni che emergeranno dalle discussioni e negoziati fra gli Stati membri (si sa già che i Paesi dell'Europa centro orientale preferirebbero mantenere il sistema di Dublino), e dal dibattito al Parlamento europeo e nelle opinioni pubbliche.

(Con fonte Askanews)