Brexit, leader europei alla ricerca del compromesso
I leader europei si sono detti pronti a un compromesso con il primo ministro britannico David Cameron per mantenere il Regno unito nell'Unione europea e hanno convenuto di accelerare la loro risposta alla crisi migratoria nel primo giorno di summit Ue a Bruxelles
LONDRA - I leader europei si sono detti pronti a un compromesso con il primo ministro britannico David Cameron per mantenere il Regno unito nell'Unione europea e hanno convenuto di accelerare la loro risposta alla crisi migratoria nel primo giorno di summit Ue a Bruxelles.
Preoccupazioni alla ricerca di un compromesso
I capi di stato e di governo «hanno espresso le loro preoccupazioni ma hanno anche manifestato la loro volontà di cercare un compromesso», ha sottolineato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk dopo una cena di lavoro dedicata alla questione della «Brexit».
Buoni progresso
Cameron, che ha promesso un referendum sulla partecipazione all'Ue entro la fine del 2017, ha preso atto di «buoni progressi» nei colloqui, riconoscendo che «sarà difficile» trovare un compromesso. E' la prima volta che i leader dei 28 discutono insieme delle riforme dell'Ue richieste da Londra. Cameron, tra l'altro, ha chiesto una «risposta efficace» al problema dell'immigrazione «che ostacola il sostegno dei britannici all'Unione europea».
Soluzioni
Nelle loro conclusioni i 28 «si sono accordati per trovare delle soluzioni» nei quattro temi nei quali Cameron esige delle riforme. Vuole cambiamenti sull'eurozona, della quale il suo paese non fa parte, ma anche sulla competitività e sulla sovranità. Inoltre richiede misure per «meglio gestire» l'immigrazione proveniente dal resto dell'Ue e, in particolare, dall'Europa dell'Est. Quest'ultima richiesta è considerata discriminatoria da paesi come la Polonia, l'Ungheria, la Repubblica ceca e la Slovacchia.
Hollande: inaccettabile retrocedere
Nel fare riferimento ad alcune richieste del primo ministro britannico David Cameron, il presidente francese Francois Hollande ha detto che «non sarebbe accettabile tornare indietro sulle fondamenta degli impegni europei». «Se è legittimo ascoltare il primo ministro britannico, non è accettabile rivedere ciò che fonda gli impegni europei», ha dichiarato il capo di stato francese al suo arrivo al vertice europeo di Bruxelles. Ricordando che le proposte di David Cameron dovranno essere «precisate» nel corso della cena di questa sera, Francois Hollande ha sottolineato che «se queste saranno conformi ai principi europei, i negoziati potranno portare a qualcosa», ma che in caso contrario «la trattativa sarà più difficile». Il dibattito in seno ai vertici Ue è piuttosto serrato da quando il premier britannico Cameron ha presentato le sue richieste all'Ue su quattro grandi dossier, in vista del referendum sulla permanenza o meno del Regno Unito in seno all'Unione europea che si terrà in Gran Bretagna entro la fine del 2017.
(Con fonte Askanews)
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