28 marzo 2024
Aggiornato 21:30
L'annuncio della Mogherini

Il «sì» dell'Europa alla Francia. Cosa prevede l'articolo sulla difesa collettiva Ue

I ministri della difesa dell'Unione europea hanno deciso, oggi a Bruxelles, su richiesta della Francia a seguito degli attentati di Parigi, di attivare per la prima volta la clausola di assistenza militare reciproca prevista dall'art. 42.7 del Trattato Ue in caso di aggressione armata a uno degli Stati membri

BRUXELLES - I ministri della difesa dell'Unione europea hanno deciso, oggi a Bruxelles, su richiesta della Francia a seguito degli attentati di Parigi, di attivare per la prima volta la clausola di assistenza militare reciproca prevista dall'art. 42.7 del Trattato Ue in caso di aggressione armata a uno degli Stati membri.

Il sì dell'Europa
«Oggi la Francia ha chiesto assistenza e aiuto alla Ue e l'Ue tutta unita risponde 'si"», ha detto l'Alto rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza comune, Federica Mogherini durante una breve conferenza stampa congiunta con il ministro della Difesa francese Jean-Yves Le Drian, convocata mentre era in corso la riunione del consiglio Difesa.

L'articolo
L'articolo 42.7, letto da Mogherini durante la conferenza stampa, prevede che «qualora uno Stato membro subisca un'aggressione armata nel suo territorio, gli altri Stati membri sono tenuti a prestargli aiuto e assistenza con tutti i mezzi in loro possesso, in conformità dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite».

La soddisfazione francese
"Ieri
- ha detto Le Drian - il presidente Hollande mi ha chiesto di portare ai miei colleghi ministri della Difesa la richiesta di attivazione dell'articolo 42.7, e oggi l'ho fatto, con il sostegno di Federica Mogherini. Ho sentito molta emozione da parte dei miei colleghi, molti dei quali si sono espressi in francese. Quasi tutti hanno detto che al di là della Francia è l'Europa che stata colpita, e che siamo tutti francesi. E poi ho avuto il sostegno unanime all'invocazione dell'articolo 42.7, per la prima volta. Questo - ha concluso il ministro francese della Difesa - è un atto politico di grande portata».

Quale aiuto?
In particolare, il ministro della Difesa francese ha chiesto ai partner «una partecipazione militare accresciuta» in alcuni teatri d'operazione all'estero, e l'«appoggio» alla Francia nella lotta contro l'Isis in Siria. «La Francia non potrà essere sola in questi teatri» ha detto Le Drian ai colleghi europei. Veloce la risposta della Mogherini. «L'Europa della difesa esiste: è questo il messaggio che i Ventotto hanno voluto trasmettere oggi», ha detto. Nel corso della riunione, ha spiegato, tutti i ministri hanno concordato sul fatto che «la Francia è stata attaccata, ma in realtà è stata attaccata tutta l'Europa»
Adesso la Francia avvierà le discussioni bilaterali con i partner dell'Ue per discutere del tipo di assistenza. «L'aiuto della Ue potrebbe includere un maggiore supporto in Siria, Iraq, Africa», ha affermato il ministro della Difesa francese, Yves Le Drian.

Le ragioni
Mogherini ha spiegato che la decisione presa oggi dai ministri della Difesa di attivare l'art. 42.7 non richiede alcun altro passo procedurale, nessuna decisione formale del Consiglio Ue, né proposte della Commissione. «Non c'è nessun'altra formalità: adesso tutto procederà a livello bilaterale, fra la Francia e gli altri Stati membri, se necessario con l'assistenza del Servizio esterno Ue», ha detto l'Alto rappresentante. Secondo fonti del Consiglio, sarebbe proprio questa la ragione per cui la Francia ha deciso di invocare l'art.42.7 sulla difesa collettiva, e non la «clausola di solidarietà» prevista dall'articolo 222 del Trattato sui Funzionamento dell'Ue, che riguarda specificamente l'assistenza reciproca in caso di atti di terrorismo (e catastrofi naturali). L'art. 222, in effetti, è molto più lungo e complicato da attivare, e richiede diversi passaggi formali, anche da parte della Commissione europea.

Atto politico
Le Drian ha spiegato che «cominceremo subito a organizzare le riunioni bilaterali e il coordinamento necessario per tradurre in atti concreti quest'impegno preso dai ministri della Difesa» dei Ventotto. «Non si tratta solo di una solidarietà generica, ma della volontà di fornire aiuto e assistenza secondo un articolo del Trattato Ue», attraverso «contributi differenziati» che daranno tutti gli Stati membri, ha precisato ancora Federica Mogherini. «Ma prima di tutto - ha concluso l'Alto rappresentante - è un atto politico per affermare che l'Europa della Difesa esiste e può essere attivata».

(Con fonte Askanews)