18 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Non passa al Senato misura GOP

Usa, il Senato incorona Obama sull'accordo con l'Iran

Vittoria di Barack Obama al Senato americano. I senatori repubblicani ieri non sono riusciti a fare passare una risoluzione che avrebbe bloccato l'accordo sul nucleare siglato tra l'Iran e le principali potenze mondiali a luglio e che avrebbe portato a un braccio di ferro tra il Congresso e la Casa Bianca

NEW YORK - Vittoria di Barack Obama al Senato americano. I senatori repubblicani ieri non sono riusciti a fare passare una risoluzione che avrebbe bloccato l'accordo sul nucleare siglato tra l'Iran e le principali potenze mondiali a luglio e che avrebbe portato a un braccio di ferro tra il Congresso e la Casa Bianca. Il presidente statunitense infatti sarebbe stato costretto a ricorre a un veto per proteggere la storica intesa tra Teheran e Usa, Regno Unito, Francia, Germania, Russia e Cina.

Buco nell'acqua per i repubblicani
I repubblicani al Senato non sono riusciti a raccogliere i 60 voti di cui avevano bisogno. Si sono fermati a 58 contro i 42 voti contrari alla loro risoluzione, questi ultimi tutti arrivati da democratici o indipendenti che generalmente stanno dalla parte dei conservatori.

Passo avanti storico
Lo stesso Obama ha definito il risultato messo a segno ieri dei democratici al Senato come un «passo in avanti storico» che permette agli Stati Uniti di «lavorare con i partner internazionali all'implementazione di un accordo completo e di lungo termine che impedirà all'Iran di ottenere armi nucleari». Il voto di ieri, ha spiegato Obama in una nota, è una «vittoria per la diplomazia, per la sicurezza nazionale americana e per la sicurezza del mondo».

Abbiamo reso il mondo più sicuro
Per quasi due anni, ha continuato l'inquilino della Casa Bianca, «abbiamo negoziato (partendo) da una posizione di forza per raggiungere un'intesa che rispettasse i nostri obiettivi chiave. Da quando abbiamo concluso i negoziati, c'è stato il più intenso dibattito sulla sicurezza nazionale dalla decisione di invadere l'Iraq oltre un decennio fa». Obama ha ricordato che «nelle ultime settimane, più legislatori hanno studiato i dettagli dell'intesa e più sono stati a suo favore». Per questo il Commander in Chief si è detto felice che «così tanti senatori abbiano giudicato l'accordo nel merito». Un accordo, ha concluso Obama, che ha due obiettivi: impedire all'Iran di ottenere armi nucleari e "perseguire una politica estera che lasci il nostro Paese - e il mondo - più sicuro».

Agenda serrata
Ora partono i lavori per rendere concreta l'intesa, che deve essere formalmente adottata il 19 ottobre ossia 90 giorni dopo l'approvazione del Consiglio di sicurezza dell'Onu. La tempistica della sua entrata in vigore - che si verificherà nel cosiddetto «implementation day», quando per altro cadranno le sanzioni imposte alla nazione mediorientale - è però incerta. Secondo alcuni esperti americani, ci vorranno dai sei ai nove mesi prima che l'Iran faccia i passi richiesti ma Teheran dice che può agire più velocemente. (fonte askanews)