Siria, la Spagna vuole negoziare con il nemico Assad
Il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Garcia-Margallo, ha lanciato un appello per negoziare con il presidente siriano Bashar al Assad un cessate-il-fuoco, sostenendo che la pace si fa sempre con i nemici
MADRID (askanews) - Il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Garcia-Margallo, ha lanciato un appello per «negoziare» con il presidente siriano Bashar al Assad «un cessate-il-fuoco», sostenendo che «la pace si fa sempre con i nemici». In visita ufficiale in Iran, il ministro spagnolo ha giudicato in un'intervista a Cadena Ser che occorra «negoziare» con il presidente siriano «un cessate-il-fuoco parziale, cominciando da Aleppo (nordovest della Siria), per arrivare a un cessate-il-fuoco globale».
La pace va fatta con i nemici
«Una delle parti (coinvolte) è il governo di Bashar al Assad che personalmente non mi piace assolutamente (...) ma la pace si fa sempre con i nemici, bisognerà negoziare e arrivare a un cessate-il-fuoco altrimenti arriveremo a una situazione umanitaria disperata».
Urge intervento militare
Il ministro spagnolo termina martedì una visita di tre giorni in Iran, principale sostegno regionale di Bashar al Assad. Il ministro ha difeso l'opzione militare contro lo Stato Islamico, aggiungendo di attendere «disperatamente» una decisione della comunità internazionale in materia. «Con il Daesh, non è possibile né negoziare né dialogare, è necessaria una soluzione militare, ma in un quadro di legalità internazionale».
In attesa di un pronunciamento dell'Onu
L'intervento deve essere legittimo, per esempio attraverso una «risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite», ha dichiarato Margallo, il cui Paese è attualmente membro non permanente del Consiglio. Ma «se questo non fosse possibile - e sembra che non lo sia perchè la Russia sostiene il governo di Bashar al Assad (...) - sarebbe per noi sufficiente una decisione della Nato, una decisione dell'Unione Europea», ha dichiarato José Manuel Garcia-Margallo. Francia e Regno Unito sono a favore di raid aerei contro l'Isis in Siria. Il presidente francese Francois Hollande ha annunciato che la Francia effettuerà martedì «voli di ricognizione in Siria».
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