Christine Lagarde è preoccupata per Atene
Il direttore generale Christine Lagarde si è detta preoccupata per la situazione sul fronte liquidità della Grecia. A suo avviso, è necessario lavorare a passo più veloce e, soprattutto, non è consigliabile chiedere un posticipo nei pagamenti. Opzione non ammessa per un'economia avanzata.
NEW YORK (askanews) - Christine Lagarde si dice «preoccupata» della situazione sul fronte della liquidità della Grecia. A chi le chiedeva quale fosse il consiglio ad Atene, , il direttore generale del Fondo monetario internazionale ha risposto che serve «continuare a lavorare» per affrontare le sfide di breve e medio termine.
Lavoro da svolgersi a passo più veloce
Secondo l'ex ministro francese delle Finanze, «non si può ristabilire stabilità con accordi dell'ultimo minuto» ma attraverso il lavoro tedioso a cui sono soliti i ministri delle Finanze e i creditori internazionali ossia nel definire le riforme da adottare e implementarle. Alla luce di questo, Lagarde si augura che il lavoro che Atene deve fare possa essere svolto «a un passo più veloce e in maggiore profondità così che le riforme possano essere implementate per incoraggiare il popolo greco e far sì che l'economia locale sia più stabile e si possa creare occupazione».
Ritardo nei pagamenti non consigliabile
Un ritardo nei pagamenti al Fondo monetario internazionale da parte della Grecia «non è un corso d'azione che sarebbe consigliabile nell'attuale situazione». Lo ha detto Christine Lagarde, il direttore generale del Fondo monetario internazionale a chi le chiedeva un commento sulle prospettive della Grecia, che ha rimborsato il Fondo con la rata dovuta il 9 aprile scorso ma che deve rastrellare il denaro necessario per erogare un altro rimborso a maggio.
Nessuna economia avanzata ha mai chiesto un posticipo
«Non abbiamo mai avuto un'economia avanzata che ha chiesto un posticipo dei pagamenti», ha aggiunto Lagarde. «Ritardi nei pagamenti non sono stati permessi dal Board negli ultimi 30 anni e quando lo ha permesso in un paio di occasioni riguardanti Paesi in via di sviluppo, non ci sono stati buoni risultati», ha concluso Lagarde.
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