12 ottobre 2025
Aggiornato 06:30
Piccolo sit-in anticapitalista di fronte al media center

G7, arriva la protesta: «Ministri, potevate sentirvi via Skype»

Al G7 di Lubecca giunge anche la protesta. Un piccolo gruppo di manifestanti definitisi anticapitalisti ha organizzato un piccolo sit-in davanti al media center. Nel mirino, le spese di sicurezza del vertice, che sarebbero potute essere meglio impiegate nella lotta a Ebola o nell'accoglienza dei migranti.

LUBECCA (askanews) - Un piccolo sit in di protesta è in corso davanti al media center allestito a Lubecca per il G7 dei ministri degli Esteri. Quattordici giovani sono riusciti ad arrivare davanti all'ingresso, nonostante le ingenti misure di sicurezza, e si sono seduti davanti alle porte a vetro del «Musik und Kunshtalle» che in questa occasione ospita i giornalisti accreditati. La protesta si sta svolgendo in maniera pacifica, davanti a una trentina di agenti che controllano i giovani a qualche metro di distanza.

Protesta contro le spese per la sicurezza del vertice
«Perché spendere tutti questi milioni per la sicurezza di questo vertice e non investirli invece nella lotta a Ebola o per l'accoglienza degli immigrati?» ha chiesto uno dei manifestanti, rivolgendosi ai giornalisti accorsi all'esterno dell'edificio. «Di cosa devono parlare i ministri? Potrebbero telefonarsi, parlare tramite skype o per email», hanno aggiunto i ragazzi, che si tengono uno sotto braccio all'altro, con le gambe incrociate, scandendo il coro: «Anticapitalisti!».

Gli agenti hanno consentito ai manifestanti di rimanere
Gli agenti hanno dato loro il permesso di rimanere. Uno dei militari si è rivolto direttamente al gruppetto, raccomandando loro di restare calmi e di non bloccare tutte le porte d'ingresso al media center, dove alle 15.15 sono attesi il ministro tedesco Franz-Walter Steinmeier e l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza Federica Mogherini per una conferenza stampa. Sono almeno 3.500 gli agenti schierati a protezione dell'area in cui si svolgono i lavori del G7, che è stata cordonata e chiusa al traffico e ai passanti non autorizzati.