12 ottobre 2025
Aggiornato 09:00
Dopo aver letto un articolo sulla felicità

USA, imprenditore si taglia il salario e lo dà ai dipendenti

Si taglia stipendio da un milione a 70mila dollari, e garantisce, per tutti, un salario minimo di quella stessa cifra. Così Dan Price ha voluto far felici i suoi dipendenti, dopo aver letto un articolo che parlava proprio di felicità. Una vicenda che riapre il dibattito sulla disparità degli stipendi e sul salario minimo.

NEW YORK (askanews) - L'idea è nata mentre leggeva un articolo sulla felicità, che sosteneva che per chi guadagna meno di 70mila dollari l'anno, un aumento fa una grossa differenza. Così Dan Price, fondatore della società Usa di servizi di pagamento con carte di credito Gravity Payments, ha deciso di cambiare. E ieri pomeriggio ha annunciato ai suoi 120 dipendenti che nei prossimi tre anni aumenterà i salari a un minimo di 70.000 dollari l'anno per tutti, anche per l'ultimo assistente o fattorino.

L'imprenditore si taglia il salario
Dove trovare il denaro? Intanto Price, che ha creato la società nel 2004, all'età di 19 anni, ha annunciato che per coprire l'aumento degli stipendi taglierà il suo salario da un milione di dollari a 70.000 dollari e impiegherà il 75-80% degli utili attesi per quest'anno, 2,2 milioni. In questo modo il salario di 70 dipendenti salirà, per 30 di loro raddoppierà. La media degli stipendi dei dipendenti della società è oggi di 48.000 dollari l'anno.

Problema di disparità
La piccola società di Seattle di Price non è l'avanguardia di un nuovo trend, ma la vicenda mette in luce un problema che cattura l'attenzione degli americani: la crescente disparità tra i salari dei capi azienda e dei loro dipendenti. Gli amministratori delegati guadagnano in media 300 volte più della media dei lavoratori, una proporzione enorme rispetto a quello raccomandato da magnati americani dei primi anni del '900, come J. Pierpont Morgan che consigliava un rapporto 20 a uno. «Il mio valore di mercato come amministratore delegato rispetto a quello di una persona normale è ridicolo, assurdo» ha spiegato Price, che ha detto che le sue maggiori stravaganze sono lo snowboard e pagare il conto al bar anche per gli amici. Guida una Audi vecchia di 12 anni che ha ricevuto come cambio merce da un venditore di auto locale.

Un provvedimento esistente e mai attuato
In base a una norma varata dal Congresso nel 2010, la Securities and Exchange Commission dovrebbe chiedere a tutte le società quotate di rivelare il rapporto tra il salario dell'amministratore delegato e la media dei salari di tutti gli altri dipendenti, ma il provvedimento non è mai stato attuato e i capi delle aziende si oppongono vigorosamente, sostenendo che realizzarlo sarebbe macchinoso e costoso.

Il dibattito sul salario minimo
La battaglia per il salario minimo orario negli Stati Uniti è un tema che fa discutere il paese da anni. Di recente alcuni gruppi, tra cui McDonald's, hanno annunciato di voler alzare la paga oraria dei propri dipendenti dopo mesi di proteste e scioperi. Price, che smentisce di voler segnare un punto politico con la sua iniziativa, ha spiegato di aver voluto fare qualcosa per ridurre le disuguaglianze, anche se la sua proposta «mi preoccupava davvero» perchè voleva realizzarla senza scaricare i costi sui clienti i tagliare i servizi. Tra tutte le questioni sociali su cui avrebbe potuto intervenire in qualità di imprenditore «quella mi sembrava la più valida da perseguire». Price intende tenere basso il suo salario finchè l'azienda non recupererà il levello di utile che aveva prima dell'aumento generalizzato dei salari.

Tutto è iniziato con un articolo sulla felicità
L'articolo sulle felicità che l'imprenditore ha letto prima di annunciare la sua decisione ai dipendenti è stato scritto da Angus Deaton e da Daniel Kahneman, psicologo vincitore di Nobel. I due studiosi hanno rilevato che il benessere emotivo, definito come «la qualità emotiva dell'esperienza quotidiana dell'individuo, la frequenza e l'intensità delle esperienze di gioia, stress, tristezza, rabbia e affetto che rendono la vita di una persona piacevole o spiacevole», sale con il reddito, ma solo fino a un certo punto: si ferma attorno ai 75mila dollari. Oltre, il denaro fa certamente piacere, ma il benessere emotivo non aumenta. Come spiega Kahneman, un reddito sopra la soglia non compra la felicità, ma la mancanza di esso può toglierla.