2 maggio 2024
Aggiornato 06:00
La crisi Ucraina

Nessuno distruggerà la «Santa Russia»

Il patriarca della Chiesa ortodossa russa, Kirill, ha invitato oggi i fedeli a pregare perché nessuno possa «distruggere la Santa Russia», sottraendole l'Ucraina e sottolineando che tutti i tentativi simili in passato sono falliti. Truppe USA presto in Polonia per rafforzare la NATO. Mogherini: «Non è la scelta giusta»

MOSCA - Il patriarca della Chiesa ortodossa russa, Kirill, ha invitato oggi i fedeli a pregare perché nessuno possa «distruggere la Santa Russia», sottraendole l'Ucraina e sottolineando che tutti i tentativi simili in passato sono falliti.
«Oggi dobbiamo pregare per il popolo russo che vive in Ucraina, perché il Signore porti la pace sulla terra ucraina e ponga fine ai disegni di coloro che vogliono distruggere la Santa Russia», ha dichiarato il patriarca nel corso di una celebrazione alla vigilia della Pasqua nella cattedrale del Cristo Salvatore di Mosca. «Questo si è verificato numerose volte nella storia e nessuno ci è mai riuscito», ha aggiunto, secondo il testo e il video postati sul sito del patriarcato.

PUTIN VUOLE LA «NORMALIZZAZIONE» - Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato oggi che nulla dovrebbe impedire la normalizzazione dei rapporti tra Russia e Occidente, oggi in crisi a causa della situazione in Ucraina.
«Non dipende da noi, o almeno non solo da noi. Dipende dai nostri partner. Credo non ci sia nulla che dovrebe impedire la normalizzazione dei rapporti e una normale cooperazione», ha detto Putin in un'intervista rilasciata alla tv di stato e anticipata dalle agenzie di stampa.

TRUPPE USA PRESTO IN POLONIA - Le autorità americane dovrebbero annunciare la settimana prossima il dispiegamento di truppe in Polonia per rafforzare la loro presenza nella Nato, nel contesto delle forti tensioni nella vicina Ucraina.
Secondo quanto dichiarato al Washington Post dal ministro della Difesa polacco, Tomasz Siemoniak, che giovedì ha incontrato il suo omologo americano Chuck Hagel, alti militari stanno già lavorando sui dettagli di questo piano nel quale Varsavia avrebbe un ruolo di primo piano «sotto la supervisione statunitense».
Secondo Siemoniak, dei soldati americani dovrebbero essere dispiegati anche negli Stati baltici, sempre per rafforzare la presenza della Nato in Europa centrale e orientale.

MOGHERINI: LA NATO NON È LA SOLUZIONE - Non è la Nato a offrire la soluzione giusta per la crisi in atto in Ucraina, quanto piuttosto le istituzioni. E' quanto ha dichiarato il ministro degli Esteri Federica Mogherini nell'intervista concessa al Foglio, in cui evidenzia come l'approccio dell'Italia alla crisi sia allineato a quello della Germania per arrivare a una «soluzione politica».
«Non è la Nato il terreno più utile per risolvere la crisi, anche per non farla sembrare antagonista», ha dichiarato. Si punta piuttosto sulle istituzioni internazionali, con gli osservatori dell'Osce «che sono già dislocati sul territorio ucraino e preparano il terreno per le elezioni del 25 maggio», con le Nazioni Unite sempre all'erta e con i vertici del G7/G8 studiati apposta per soppesare decisioni e cambiamenti.
La Russia non va combattuta, ha aggiunto Mogherini, va convinta al «dialogo, al coinvolgimento», bisogna sempre chiedersi dove si vuole arrivare. Perchè ogni strategia punitiva, comprese le sanzioni, «se utilizzate come unico strumento», rappresentano un passo indietro, non in avanti.