Italia e Olanda: Nessun futuro per Assad nel Paese
Lo hanno ribadito il ministro degli Esteri, Giulio Terzi e l'omologo olandese Frans Timmermans durante una conferenza stampa congiunta alla Farnesina. «Il discorso di ieri di Assad ha dimostrato la sua totale sconnessione dalla realtà sul terreno». Morsi sulla sorte di Assad: «Tocca al popolo siriano decidere»
ROMA - Non c'è futuro per il presidente Bashar al Assad in Siria. Lo hanno ribadito il ministro degli Esteri, Giulio Terzi e l'omologo olandese Frans Timmermans durante una conferenza stampa congiunta alla Farnesina. «Il discorso di ieri di Assad ha dimostrato la sua totale sconnessione dalla realtà sul terreno», ha detto Terzi riferendosi al piano presentato ieri dal capo dello Stato siriano per uscire dalla crisi.
«Non ci sarà futuro per il presidente siriano Assad», gli ha fatto eco il capo della diplomazia olandese. Le parole di ieri del presidente siriano «dimostrano che non vuole compromessi politici» per uscire dalla crisi.
Terzi: La risposta non può che essere politica e diplomatica - Secondo Terzi, la risposta alla crisi siriana, che dal marzo 2011 ha provocato oltre 60 mila vittime, «non può che essere politica e diplomatica. E' in tal senso è importante il dialogo instaurato tra Washington, Mosca e l'inviato speciale delle Nazioni Unite e della Lega Araba, Lakhdar Brahimi».
Morsi sulla sorte di Assad: Tocca al popolo siriano decidere - Il presidente egiziano Mohamed Morsi, nel corso di un'intervista alla Cnn, ha dichiarato di sostenere l'appello del popolo siriano affinché Bashar al Assad venga giudicato per crimini di guerra. Secondo Morsi, il regime al potere in Siria, è comunque destinato a crollare nel corso della guerra civile.
«Il popolo siriano, grazie alla sua rivoluzione e allo slancio che questa ha generato, darà vita al termine di questo bagno di sangue a una nuova tappa, nel corso della quale vi sarà un parlamento indipendente e un governo di sua scelta», ha affermato il presidente egiziano.
«I siriani allora decideranno cosa vogliono fare contro coloro che hanno commesso crimini contro di loro. Tocca al popolo siriano decidere», ha aggiunto Mohamed Morsi.
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