19 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Lasciata la Turchia

Il comando dei ribelli si trasferisce in Siria

Il vertice dell'Esercito siriano libero è entrato nelle regioni conquistate. Esponente dell'opposizione in visita dal Papa. Potenti raffiche di artiglieria sono state avvertite ad Aleppo, seconda città della Siria, dove le forze del regime hanno effettuato un'ondata di arresti nel cuore della contestazione a Daraa

DAMASCO - I ribelli siriani che combattono contro il regime di Bashar al Assad hanno annunciato oggi il trasferimento in Siria del loro comando centrale fino ad oggi in Turchia.
«Annunciamo una buona notizia al nostro popolo siriano libero ed eroico: il comando dell'Esercito siriano libero è entrato nelle regioni liberate» dopo che queste zone sono state messe in sicurezza, ha annunciato il capo dei ribelli, Riad al Assaad in un video diffuso su internet.

Esponente dell'opposizione in visita dal Papa - Cristiano, esponente di spicco dell'opposizione siriana a Bashar al-Assad, George Sabra, a Roma in questi giorni con l'Internazionale democristiana, questa mattina avrà modo di salutare personalmente Papa Benedetto XVI, che riceve a Castel Gandolfo i partecipanti all'assemblea del movimento centrista. Benché l'occasione sia un'udienza collettiva, è comunque la prima volta che, ufficialmente, la Santa Sede prende contatto con la «rivoluzione siriana». E Sabra non mancherà di ringaziare Joseph Ratzinger «per quello che ha detto in Libano».
«Quello che abbiamo sentito da Benedetto XVI non lo abbiamo sentito da nessun'altra autorità religiosa del Medio Oriente», ha spiegato Sabra, che è portavoce del Consiglio nazionale siriano, in un incontro con un gruppo di giornalisti. «Il Papa ha detto che la primavera araba è una ricerca di dignità e libertà da parte dei popoli arabi e ha detto ai cristiani che non devono lasciare i loro paesi perché ne fanno parte e non sono ospiti ma devono perseguire assieme agli altri la libertà e la democrazia. Per questo la sua visita è un sostegno alla nostra causa e alla causa della libertà. I cristiani non hanno bisogno di chi li protegge perché sono comproprietari del paese assieme agli altri siriani. Da cristiano posso dire di essere fiero di essere cristiano dopo aver finalmente sentito una voce cristiana vera».

Raffiche artiglieria ad Aleppo, ondata di arresti nel sud - Potenti raffiche di artiglieria sono state avvertite ad Aleppo, seconda città della Siria, dove le forze del regime hanno effettuato un'ondata di arresti nel cuore della contestazione a Daraa. Lo hanno riferito l'Osservatorio siriano dei diritti umani e un'organizzazione non governativa.
Potenti esplosioni dovute a raffiche di artiglieria sono state avvertite all'alba in tutta la metropoli del nord. I quartieri di Katergi, Shaar, Sakhour, Hanano, Arkub (est) e Marjé (sud) sono stati bombardati all'alba, ha riportato da parte sua l'Osdh.
In questa città teatro da due mesi di una battaglia cruciale, ci sono stati anche ieri combattimenti intorno alla caserma di Hanano, secondo l'Osdh. Bombardamenti e combattimenti hanno scosso varie località della Siria tra cui la città di al Bab. In altre zone del Paese, le forze del Paese hanno effettuato un'ondata di arresti e perquisizioni nella località di al Hara nella provincia di Daraa; combattimenti sono scoppiati anche a Dael.
Vicino Damasco, ad Harasta, un disertore è stato ucciso nel corso di combattimenti: lwe violenze di ieri hanno provocato complessivamente 142 morti (88 civili, 32 soldati e 22 ribelli)..