3 ottobre 2025
Aggiornato 10:30
La crisi siriana

Ribelli: Da martedì attacchi agli aeroporti civili siriani

L'Esercito libero siriano ha minacciato attacchi agli aeroporti civili di Damasco e Aleppo a partire da martedì prossimo. E' quanto ha scritto il quotidiano arabo Al Sharq al Awsat citando una dichiarazione dei ribelli siriani. Brahimi lancia nuovo appello per cessazione violenze. Lavrov: Ingenuo aspettarsi che Assad ritiri truppe per primo

DAMASCO - L'Esercito libero siriano ha minacciato attacchi agli aeroporti civili di Damasco e Aleppo a partire da martedì prossimo. E' quanto ha scritto il quotidiano arabo Al Sharq al Awsat citando una dichiarazione dei ribelli siriani.
«Gli aeroporti civili di Damasco e Aleppo potrebbe diventare obiettivo di attacchi dell'Esercito libero siriano a partire da martedì prossimo, perchè l'aviazione militare del regime criminale li usa per lanciare attacchi contro i ribelli siriani», si legge nella dichiarazione. L'opposizione ha quindi invitato le compagnie aeree a cancellare i loro voli verso le due città siriane a partire dal 4 settembre.
Oggi i ribelli hanno concentrato le loro operazioni contro le infrastrutture dell'aeronautica, responsabili ogni giorno, secondo gli attivisti, di decine di vittime

Brahimi lancia nuovo appello per cessazione violenze - In un'intervista all'emittente araba Al Arabya, il nuovo inviato dell'Onu e della Lega araba in Siria, Lakhdar Brahimi, ha chiesto a tutte le parti coinvolte nel conflitto «di cessare le violenze», aggiungendo che il governo di Damasco deve «soddisfare le richieste di cambiamento» che provengono dal popolo. Brahimi ha anche avvertito che «eventuali interferenze» in Siria «significherebbero il fallimento degli sforzi diplomatici».

Cina esprime preoccupazione a nuovo inviato Onu Brahimi - La Cina è sempre più preoccupata dall'aggravarsi della situazione in Siria. Lo ha confessato il ministro degli Esteri di Pechino, Yang Jiechi, al nuovo inviato speciale delle Nazioni Unite, Lakhdar Brahimi.
Yang ha sottolineato che la situazione in Siria aumenta di gravità di giorno in giorno e che la Cina è profondamente preoccupata e sta seguendo da vicino la situazione umanitaria. Ha inoltre accolto Brahimi, ex ministro degli Esteri algerino, nel nuovo incarico e ha indicato che Pechino lo sostiene nelle sue iniziative per realizzare una risoluzione politica alla crisi.

Due cittadini libanesi sequestrati da forze di Assad - Due cittadini libanesi sono stati sequestrati dall'esercito siriano in una operazione condotta in territorio libanese, nell'area di al-Qaa, nell'est del paese dei Cedri. Lo riferisce il sito web del quotidiano libanese L'Orient Le Jour, citando l'Agenzia nazionale d'informazione libanese (Ani). Anche ieri le forze del regime di Bashar al Assad avevano effettuato una incursione ad al-Qaa, distruggendo una casa.

Rifugiati, Danimarca sblocca due mln euro supplementari - La Danimarca sbloccherà due milioni di euro supplementari per venire in soccorso ai rifugiati siriani. Lo ha riportato la tv pubblica danese Dr.
Su quindici milioni di corone (due milioni di euro) sbloccati, due milioni saranno attribuiti all'Agenzia danese di gestione della crisi, che invierà personale e apparecchiature ai rifugiati siriani in Giordania, e tredici milioni saranno versati all'Alto Commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr).

Lavrov: ingenuo aspettarsi Assad ritiri truppe per primo - Sarebbe «ingenuo» per le nazioni occidentali e arabe aspettarsi che il presidente siriano Bashar al Assad ritiri per primo le sue truppe dalle principali città del Paese. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov.
«Quando i nostri alleati dicono che il governo deve fermarsi per primo e ritirare tutti i suoi soldati e le sue armi dalle città, e solo dopo invitano l'opposizione a fare lo stesso, beh, questo è uno schema completamente irrealizzabile. O le persone sono ingenue o è una qualche sorta di provocazione», ha detto Lavrov in un discorso agli studenti.