29 marzo 2024
Aggiornato 11:30
La denuncia di Amnesty International

«Terribili violenze sui civili nella battaglia di Aleppo»

L'organizzazione umanitaria ha accusato il regime di Bashar al Assad di prendere di mira in modo indiscriminato i quartieri residenziali con bombardamenti aerei e raffiche di artiglieria

DAMASCO - I civili devono fronteggiare terribili violenze nella battaglia di Aleppo, la seconda città della Siria. Lo ha denunciato Amnesty International, che ha accusato il regime di Bashar al Assad di prendere di mira in modo indiscriminato i quartieri residenziali con bombardamenti aerei e raffiche di artiglieria.

Uccisi molti bambini - «Il ricorso ad armi che difettano di precisano, come le bombe non guidate, le raffiche di artiglieria e i tiri di mortaio da parte delle forze governative ha fortemente aumentato il pericolo per i civili», ha dichiarato Donatella Rovera, consigliere di Amnesty International di ritorno da Aleppo.
L'organizzazione per la difesa dei diritti umani ha indicato in un comunicato di aver lanciato un'inchiesta su una trentina di attacchi nel corso dei quali «un gran numero di civili non implicati nelle ostilità, tra i quali molti bambini, sono stati uccisi o feriti».
Amnesty afferma che i bombardamenti prendono di mira in modo indiscriminato i quartieri sotto controllo dei ribelli, anzichè obiettivi militari.
«I civili subiscono un livello terribili di violenze (...) devono fronteggiare uno sbarramento quotidiano di artiglieria e attacchi aerei delle forze governative», ha detto Rovera, che ha aggiunto che molti vengono uccisi nei nascondigli dove si rifugiano dopo essere fuggiti dalle proprie case.

Civili sono stati uccisi mentre facevano la fila per comprare il pane. L'ong ha denunciato inoltre un forte aumento delle esecuzioni sommarie ed extragiudiziarie di civili non coinvolti nel conflitto da parte del regime.
Oltre 23mila persone sono state uccise dall'inizio di marzo 2011 nella rivolta popolare contro il regime del presidente Bashar al Assad, secondo una ong siriana.