29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Esteri | Russia

Putin firma la legge anti-proteste: Meno dura di altre in UE

Il capo del Cremlino ha riferito di avere ricevuto notizia «di una certa preoccupazione delle organizzazioni non governative» direttamente dal capo del Consiglio presidenziale per i diritti dell'uomo, Mikhail Fedotov. L'opposizione potrà manifestare a Mosca il 12 giugno. Prokhorov presenta denunce per invalidare presidenziali

MOSCA - Vladimir Putin ha firmato la legge che aumenta drasticamente le multe per chi partecipa a manifestazioni non autorizzate, norma approvata nei giorni scorsi dal parlamento, tra numerosissimi appelli al presidente, affinchè non la ratificasse. «Non è più dura di altre simili leggi in Europa», ha dichiarato il capo del Cremlino, annunciando la decisione di promulgare la nuova legge.
Il presidente ha parlato durante una consultazione sul sistema giudiziario, organizzata a San Pietroburgo. E ha detto di non avere semplicemente letto, ma di avere studiato con attenzione i materiali inviati dalla Duma, la Camera bassa del parlamento che ha aperto la via all'approvazione della legge, malgrado le proteste delle frazioni di opposizione, comunisti e Giusta Russia.
Il capo del Cremlino ha riferito di avere ricevuto notizia «di una certa preoccupazione delle organizzazioni non governative» direttamente dal capo del Consiglio presidenziale per i diritti dell'uomo, Mikhail Fedotov. Ma «paragonando la legge con analoghe norme in vigore in altri Paesi europei, nella nostra legge non vi è un solo provvedimento che sia più duro delle misure previste da analoghe leggi in altri Paesi», ha detto Putin, citando Germania, Italia, Spagna, Gran Bretagna e Francia.

In base alle nuove regole, sono previste multe sino a 300.000 rubli - equivalenti a circa 7.380 euro - per chi partecipa a raduni non autorizzati, in caso di disordini, mentre i soggetti giuridici, come organizzatori, potranno essere condannati a pagare sino a un milione di rubli, ovvero 24.600 euro e i funzionari sino a 600.000 rubli.
Tra le voci più critiche su questa legge, e tra i primi a chiedere a Putin di non firmare, c'era stato Mikhail Gorbaciov. Che oggi ha commentato in tempo reale l'approvazione da parte del presidente: «un errore», ha detto l'ex leader sovietico.

L'opposizione potrà manifestare a Mosca il 12 giugno, seppur con un percorso diverso da quello inizialmente chiesto dagli organizzatori. Dopo lunghi negoziati sulla nuova 'Marcia del milione', l'appuntamento nel giorno della festa della Repubblica con cui l'opposizione extraparlamentare spera di rilanciare la mobilitazione anti-Putin, l'amministrazione della capitale ha annunciato l'ok per un corteo da piazza Pushkin e lungo i viali adiacenti. Mentre un raduno viene autorizzato sul meno centrale viale Sakharov, dalle 15 alle 18 del pomeriggio. Lo riferiscono le agenzie di stampa russe, poco dopo la notizia della firma di Vladimir Putin della legge che aumenta pesantemente le multe per i partecipanti e gli organizzatori a manifestazioni non autorizzate.

Prokhorov presenta denunce per invalidare presidenziali - L'uomo d'affari russo Mikhail Prokhorov, battuto alle elezioni presidenziali da Vladimir Putin, ha presentato una serie di denunce con cui spera di invalidare le elezioni. Lo scrive oggi il quotidiano Vedomosti, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Interfax.
«Questa settimana, lo staff di Prokhorov ha presentato le prime 50 denunce che mettono in discussione le elezioni presidenziali», ha detto la coordinatrice dello staff di Prokhorov Ksenia Zelentsova.
Le denunce presentate questa volta contestano i risultati a Mosca, nella regione di Mosca, nel territorio di Primorye, a San Pietroburgo e a Ryezan. I sostenitori di Prokhorov hanno analizzato 5mila rapporti di irregolarità elettorali e selezionato quelli che presentano le prove più convincenti.