29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Elezioni 2012, Democratici in vantaggio nella raccolta fondi

Le vacanze travagliate di Obama: Libia, Irene e il terremoto

Il Presidente americano è andato in ferie il 19 agosto, ma per il momento non intende anticipare il rientro

NEW YORK - Il presidente americano Barack Obama è andato in ferie il 19 agosto, due settimane dopo che l'agenzia di rating Standard & Poor's ha tagliato il rating degli Stati Uniti. Nonostante ciò, Obama ha cercato di lasciarsi alle spalle il periodaccio che stava attraversando il Paese - tra crisi del debito, downgrade e crollo di Wall street - e passare 10 giorni di relax a Vineyard Haven, un'isola nell'oceano Atlantico al largo delle coste del Massachusetts dove ha trascorso le ferie negli ultimi due anni. Ma, dopo i primi giorni passati tra partite a golf e giri in bicicletta, una serie di eventi ha interrotto la quiete del presidente: dall'occupazione della capitale libica all'uragano Irene e, infine, al terremoto in Virginia.Quando il presidente, domenica notte, ha saputo che i ribelli avevano raggiunto Tripoli, ha modificato i piani della giornata e, al posto di leggere un libro o fare una passeggiata, ha registrato un messaggio per commentare la notizia: «Il regime di Muammar Gheddafi sta arrivando alla fine e anche se la lotta non è ancora terminata, il raìs ha i giorni contati».
Martedì, mentre Tripoli bruciava e i ribelli rovesciavano il regime di Gheddafi, l'attenzione si è spostata in America, dove un uragano di categoria 2 (che poi è diventato di categoria 3), chiamato Irene, minacciava le coste della Florida con venti a otre 160 chilometri orari. Non solo: lo stesso giorno, alle 13.51 (le 19.51 in Italia), un sisma di magnitudo 5,8 sulla scala Richter, con epicentro in Virginia, ha fatto tremare la terra della East Coast americana, da Washington al Canada. Quando è avvenuta la scossa, Obama stava giocando a golf al Farm Neck Golf Club e, anche se ha detto di non averla avvertita, ha dovuto interrompere la partita per contattare i suoi consiglieri e tenersi aggiornato sull'accaduto.

Obama sembra avere scelto il periodo sbagliato per andare in vacanza. D'altronde, quando è arrivato a Martha's Vineyard, una turista in vacanza sull'isola, Virlynn Atkinson, aveva preannunciato: «Il presidente lavora tutto il tempo, si sta solo prendendo un pò di tempo libero da trascorrere con la sua famiglia, ma sono sicura che anche qui lavorerà sodo. Ci sono un sacco di faccende importanti al momento e lui è molto coscienzioso». Gli avrà portato sfortuna?

Elezioni 2012, Democratici in vantaggio nella raccolta fondi - Confortati da un recente sondaggio Gallup che mostra diversi candidati conservatori vicini, nelle preferenze degli elettori, al Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, i repubblicani si mostrano fiduciosi delle loro possibilità di vittoria alle prossime elezioni presidenziali del 2012. Ciononostante, i tre principali comitati incaricati della raccolta fondi del Partito repubblicano seguono a distanza le loro controparti democratiche: a luglio erano indietro di 24 milioni di dollari.
Secondo il quotidiano della Capitale Politico, a luglio i comitati repubblicani avevano raccolto 105 milioni di dollari, quelli democratici 129 milioni. Nello stesso periodo delle due precedenti campagne elettorali, il divario economico tra i due schieramenti era meno della metà. «La raccolta fondi non è più centralizzata col tempo è stata sempre più delegata ai singoli candidati. Ciononostante, gli apparati partitici continuano a svolgere un ruolo fondamentale, se non altro perché possono coordinarsi direttamente con le squadre di campagna elettorale dei candidati, mentre i gruppi indipendenti no».
Alcuni repubblicani giustificano il ritardo nella raccolta fondi sottolineando come il fatto che i democratici controllino la Casa Bianca sia un vantaggio notevole e che Obama ha tenuto più eventi di raccolta fondi di ciascuno dei cinque presedenti che lo hanno preceduto. Altri, in particolare l'ex presidente del Repubblican National Committee (organizzazione che fornisce la piattaforma politica al Partito repubblicano) Michael Steele, sostengono che la capacità di raccolta fondi dei partiti è stata indebolita dalla decisione della Corte Suprema che ha permesso la costituzione di comitati politici indipendenti di grandi dimensioni che hanno assunto alcune delle funzioni dei comitati elettorali ufficiali. In primis, American Crossroads e Crossroads Grassroots Policy Strategies, entrambi sostenuti dall'ex braccio destro di George W. Bush, Karl Rove.